Svizzera

Contro la violenza domestica, la Svizzera può fare di più

Buoni progressi da parte della Confederazione, che però può fare ulteriori passi. È quanto indica un rapporto del Consiglio d’Europa

Migliorare si può
(Keystone)
15 novembre 2022
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La Svizzera può ancora fare meglio per contrastare la violenza contro le donne: i finanziamenti per i programmi di sostegno e prevenzione sono ancora insufficienti.

Questa la conclusione cui giunge un rapporto del Consiglio d’Europa, nel quale si sottolineano tuttavia anche i progressi compiuti in quest’ambito nella Confederazione.

Il rapporto del Gruppo di esperti indipendenti del Consiglio d’Europa sulla lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica accoglie con favore le numerose misure legislative adottate dalla Svizzera. Nel documento viene citata, per esempio, la legge sull’assistenza alle vittime di reato che ha permesso l’istituzione di consultori cantonali per le vittime.

In una nota odierna, l’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo ha dichiarato che anche la collaborazione fra Confederazione, Cantoni e Comuni è stata valutata positivamente dagli esperti.

Nonostante ciò, si può migliorare. Secondo il Consiglio d’Europa, i finanziamenti per le politiche, i programmi e le misure per prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro le donne rimangono insufficienti. Le organizzazioni che forniscono servizi di supporto specializzato alle vittime di violenza spesso non dispongono di finanziamenti adeguati.

Queste carenze portano a disparità tra i cantoni. "Non tutte le donne vittime di violenza hanno lo stesso accesso a un rifugio e a un sostegno di qualità in tutto il Paese", lamenta il Gruppo di esperti indipendenti del Consiglio d’Europa sulla lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. Il rapporto esorta inoltre la Svizzera a condurre studi per ottenere maggiori dati sulle varie forme di violenza. Infine, il documento contempla anche suggerimenti concreti per rafforzare la protezione dei bambini esposti alla violenza domestica.

Nella sua risposta al rapporto, il Consiglio federale si impegna ad attuare sistematicamente gli obiettivi della Convenzione di Istanbul. A tale riguardo ha adottato il piano d’azione nazionale per l’attuazione della Convenzione di Istanbul nel giugno 2022. Anche la Strategia per l’uguaglianza 2030 dell’aprile 2021 fa della prevenzione e della lotta alla violenza un obiettivo centrale.

Il Consiglio federale fa inoltre riferimento alla tabella di marcia sulla violenza domestica, concordata tra la Confederazione e i Cantoni nell’aprile del 2021, che mira a rafforzare la gestione delle minacce e a semplificare l’accesso ai servizi di consulenza attraverso la creazione di una linea telefonica nazionale attiva 24 ore su 24.

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