Svizzera

Il ritorno dei turisti stranieri fa lievitare i pernottamenti

In settembre l’incremento è stato del 14,2% rispetto all’anno precedente. Addirittura del 31,3% nei primi nove mesi del 2022

Cifre in crescita soprattutto grazie al turismo estero
(Keystone)
4 novembre 2022
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Prosegue la ripresa dell’industria alberghiera svizzera: in settembre il numero di pernottamenti è aumentato del 14,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, portandosi a quota 3,8 milioni. Tale dato nasconde però importanti differenze regionali. Lo indica oggi l’Ufficio federale di statistica.

Nel periodo gennaio-settembre l’incremento è ancora più significativo: +31,3% a 29,7 milioni di pernottamenti. Di questi, 16,6 milioni sono stati generati dalla clientela indigena (dato stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e 13,1 milioni dagli ospiti stranieri. Questi ultimi sono più che raddoppiati in un anno (+7 milioni).

Tanti americani, pochi cinesi

A essere particolarmente significativo è il ritorno dei turisti americani. In nove mesi, il numero dei loro pernottamenti è più che quadruplicato, a quota 1,75 milioni. Da parte loro, gli ospiti tedeschi hanno totalizzato 2,9 milioni di notti, quasi 1 milione in più rispetto allo stesso periodo del 2021.

In termini percentuali, l’aumento maggiore è stato quello dei turisti indiani, passati da 37’700 a 274’000 (+640%). Tra i cinesi si nota una netta ripresa – i pernottamenti sono quintuplicati –, ma il livello resta molto basso. Nei primi mesi dell’anno erano 79’000, pochi se confrontati agli oltre 1,1 milioni dell’ultimo anno prepandemico (2019).

Spulciando i dati mensili

Un’analisi più approfondita a livello di singoli mesi mostra che la ripresa ha perso gradualmente slancio nel corso dell’anno: a gennaio si è registrata la progressione più forte, con ben +71%. Anche febbraio (+41%) e marzo (+60%) hanno registrato ampi guadagni.

Ad aprile (+25%) e maggio (+38%), la ripresa è stata più contenuta, ma pur sempre su buoni livelli. Giugno (+59%) ha mostrato una dinamica ancora sostenuta, ma già a luglio (+23%) e poi soprattutto ad agosto (+8%) lo slancio si è affievolito.

Tornando al mese in rassegna, l’aumento dei pernottamenti – come detto del 14,2% – è da ascrivere unicamente al maggiore arrivo di turisti internazionali. Rispetto a settembre 2021, il numero di ospiti provenienti dall’estero è aumentato del 47,1%, raggiungendo quota 1,8 milioni. Gli ospiti indigeni sono invece calati del 4,4% (a 2 milioni).

Differenze regionali

Tra le singole regioni turistiche, la più dinamica è Zurigo, che in settembre fa segnare un aumento dei pernottamenti di ben il 57,3%. Bene anche la seconda città svizzera, Ginevra, dove le notti trascorse in albergo sono aumentate del 47,8%.

Ticino e Grigioni si trovano invece all’estremo opposto della classifica. I due cantoni hanno contabilizzato un calo dei pernottamenti di rispettivamente l’8,2 e l’8%.

Considerando il periodo gennaio-settembre, Zurigo e Ginevra rimangono ai primi due posti, con un raddoppio dei pernottamenti. Il Ticino è invece stato l’unica regione a registrare un calo, del 13%.

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