Svizzera

Strada in salita per i salari minimi cantonali

Mentre in Ticino (e in atri tre cantoni e un semicantone) sono già realtà, altrove, complici le disposizioni dei Contratti collettivi, l’iter si allunga

Qui è già realtà
(Ti-Press)
26 ottobre 2022
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Si annunciano tempi burrascosi per i salari minimi cantonali. Questi ultimi, secondo la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (Cet-N) dovrebbero cedere il passo alle retribuzioni inserite nei Contratti collettivi di lavoro (Ccl), come chiede una mozione del "senatore" Erich Ettlin (Centro/Ow).

La decisione è stata presa con un solo voto di scarto, 11 a 10. La mozione chiede che le disposizioni dei Ccl di obbligatorietà generale in materia di salario minimo prevalgano sulle disposizioni divergenti del diritto cantonale, spiega una nota odierna dei servizi parlamentari. Finora dispongono di salari minimi cantonali il Ticino, il Giura, Neuchâtel, Ginevra e Basilea Città.

Secondo la maggioranza della Cet-N, i salari minimi cantonali determinano incertezze nei negoziati tra le parti sociali. Accogliendo la mozione, si ripristinerebbe la certezza del diritto ai fini di un collaudato partenariato sociale. Inoltre, è proprio il Consiglio federale a dichiarare i Ccl di obbligatorietà generale e per questa ragione questi ultimi hanno carattere simile al diritto federale.

Una minoranza sostiene invece che, sotto il profilo istituzionale, sia problematico anteporre i Ccl, che sono accordi tra parti private, al diritto cantonale. Sarebbe inoltre problematico scavalcare le decisioni espresse dall’elettorato cantonale.

La mozione Ettlin è stata accolta dal Consiglio degli Stati lo scorso giugno con 28 voti a 16. Stando al ‘senatore’, i salari minimi mettono a dura prova un partenariato sociale collaudato dal momento che tali remunerazioni vengono imposte anche ai rami che dispongono di un Ccl.

A nome della commissione, Alex Kuprecht (Udc/Sz) aveva risposto che i Ccl sono una questione di diritto privato e che sarebbe problematico se prevalessero sul diritto cantonale. Il salario minimo, inoltre, è stato introdotto da una decisione democratica della popolazione dei cantoni interessati e poi confermata dal Tribunale federale.

Tuttavia, avevano replicato i favorevoli alla mozione, tale sentenza creerebbe un problema, giacché un Ccl dichiarato vincolante per tutta la Svizzera dal Consiglio federale può ora essere invalidato da disposizioni cantonali. Per questo sarebbe meglio dare la preferenza agli accordi che sono stati discussi tra le parti sociali, tanto più che la mozione riguarda solo i Ccl nazionali.

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