Servizio pubblico, fondamentale anche nell’era digitale

Anche nell’era digitale, il servizio pubblico rimane fondamentale per la qualità di vita dei cittadini, per il dinamismo delle istituzioni politiche e per la competitività dell’economia. Sono alcune delle conclusioni a cui giunge un rapporto sul tema adottato oggi dal Consiglio federale.

Già in passato, viene ricordato in un comunicato governativo odierno, il Consiglio federale aveva riconosciuto l‘importanza di un’infrastruttura a banda larga efficiente, fatto che viene ribadito nel rapporto ’Servizio pubblico digitale’. Proprio per questo dal gennaio 2024 un collegamento a Internet di 80 Mbit/s completerà l’attuale offerta base del servizio universale che prevede una velocità di 10 Mbit/s.

Nel documento adottato oggi, viene sottolineato che il servizio pubblico del futuro dovrà definire le condizioni quadro per permettere di generare dati e poter accedere a essi. Lo Stato dovrà fondamentalmente garantire chiare condizioni di accesso all’infrastruttura, andando ad ampliare la nozione di servizio pubblico nell’era digitale.

I dati sono il punto centrale: un loro uso multiplo deve permettere una gestione più semplice. A questo proposito, quale misura intersettoriale, è in preparazione un codice di condotta per la gestione di data room – ovvero luoghi sicuri in cui sono custoditi i dati – affidabili.

Un’altra prestazione con carattere di servizio di base è la prova elettronica dell’identità (Id-e) riconosciuta dallo Stato, che consente l’identificazione univoca di una persona per gli affari ufficiali e privati. La consultazione parlamentare sulla nuova pertinente legge dovrebbe iniziare nell’autunno 2023.