Svizzera

Trenta franchi in più al mese per le rendite Avs/Ai

L’adeguamento, che diventerà effettivo dal primo gennaio, è stato deciso dal Consiglio federale per far fronte al carovita

Una boccata d’ossigeno
(Keystone)
12 ottobre 2022
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Dal primo gennaio le rendite Avs/Ai aumenteranno del 2,5%. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale adeguandole all’attuale evoluzione dei prezzi e dei salari. Quella minima salirà a 1’225 franchi al mese (+30 franchi), mentre la massima a 2’450 (+60 franchi). Il tutto comporterà un aumento delle spese pari a 1,37 miliardi.

In una nota il Governo ricorda che, in base alle legge, è chiamato a verificare di regola ogni due anni se sia opportuno procedere a ritocchi. La decisione si fonda sulla media aritmetica tra l’indice dei prezzi e quello dei salari (indice misto) e tiene conto della raccomandazione della Commissione federale Avs/Ai. Quest’anno si prevedono un rincaro del 3% e un aumento dei salari del 2%, prosegue l’esecutivo spiegando l’aumento del 2,5%.

I costi, che come detto saranno di 1,37 miliardi, vengono così suddivisi: 1,215 miliardi per l’Avs, di cui 245 milioni a carico della Confederazione (20,2% delle uscite), e 155 milioni per l’Ai (senza ripercussioni per la Confederazione, poiché il contributo federale all’Ai non corrisponde a una percentuale delle uscite dell’assicurazione).

Questo adeguamento ha ripercussioni anche sulla previdenza professionale obbligatoria, precisa l’esecutivo. La deduzione di coordinamento salirà da 25’095 a 25’725 franchi, la soglia d’entrata da 21’510 a 22’050 franchi. La deduzione fiscale massima ammessa nell’ambito della previdenza individuale vincolata (pilastro 3a) passerà a 7’056 franchi (attualmente 6’883) per le persone che hanno un 2° pilastro e a 35’280 franchi (attualmente 34’416) per quelle che non ce l’hanno.

Il contributo minimo Avs/Ai/Ipg per gli indipendenti e le persone senza attività lucrativa passerà da 503 a 514 franchi l’anno, quello minimo per l’Avs/Ai facoltativa da 958 a 980 franchi. Per quanto riguarda le indennità di perdita di guadagno (Ipg) l’importo massimo passerà a 275 franchi (attualmente 245). Le spese per questo adeguamento ammonteranno a 100 milioni di franchi per le Ipg.

Nell’ambito delle prestazioni complementari e delle prestazioni transitorie gli importi annui destinati alla copertura del fabbisogno generale vitale passeranno a 20’100 franchi (attualmente 19’610) per le persone sole, a 30’150 franchi (attualmente 29’415) per le coppie sposate, a 10’515 franchi per i figli di età superiore agli 11 anni e a 7’380 franchi per quelli di età inferiore agli 11 anni. Questi adeguamenti costeranno 5,2 milioni di franchi alla Confederazione e 3,5 milioni ai Cantoni.

Sono previste modifiche anche degli importi massimi per le spese di pigione. L’aumento, pari al 7,1%, comporterà spese per 37,8 milioni di franchi. Gli importi massimi annui passeranno a 17’580 franchi nei grandi centri urbani, a 17’040 franchi nelle città e a 15’540 franchi in campagna.

A causa dell’aumento del 21% delle posizioni ‘energia’ e ‘servizi di rifornimento e manutenzione dell’abitazione’ nell’indice dei prezzi, anche l’importo forfettario per le spese accessorie e quelle di riscaldamento sarà adeguato, passando annualmente da 2’520 a 3’060 franchi. Le spese in questo caso ammontano a 4,5 milioni di franchi, a carico, come per le pigioni, della Confederazione e dei Cantoni.

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