Svizzera

È allarme personale ospedaliero in Svizzera

Da qui al 2040 all’appello mancheranno circa 40’000 infermieri e 5’500 medici. Ma non è il solo settore in cui mancheranno lavoratori

Ne serviranno di più
(Keystone)
9 ottobre 2022
|

Un nuovo studio avverte che il settore sanitario svizzero è minacciato da un "peggioramento brutale" della carenza di personale entro il 2040. Secondo i calcoli della società di consulenza PwC, a quel momento mancheranno circa 40’000 infermieri e 5’500 medici.

Mentre le tracce della pandemia di Covid-19 sono ancora visibili nel funzionamento operativo degli enti sanitari, gli effetti della carenza si sono amplificati da allora, con reparti chiusi, letti inutilizzati e sfide operative, afferma lo studio di PwC, divulgato oggi dalla Nzz am Sonntag e che l’agenzia di stampa Keystone-Ats ha potuto consultare.

Oltre ai 40’000 infermieri e ai 5’500 medici mancanti, entro il 2040 la Svizzera soffrirà anche di una carenza di personale ben formato in funzioni di supporto quali finanza, informatica e risorse umane.

Il sondaggio indica diverse ragioni per queste carenze: il cambiamento demografico, il numero crescente di pazienti con numerose comorbidità, le condizioni di lavoro precarie e la stagnazione del numero di stranieri che arrivano in Svizzera tra gli operatori sanitari.

Impatto negativo sugli ospedali

Gli ospedali si trovano in un bel pasticcio, prosegue lo studio, poiché l’inflazione fa aumentare il costo delle attrezzature e del personale, mentre al contempo devono garantire la loro attrattiva aumentando gli stipendi. Tuttavia, osserva il documento, le tariffe "nel breve-medio termine non seguono o non completamente l’inflazione".

Questa combinazione sfavorevole dovrebbe avere un impatto negativo sui margini operativi degli ospedali nei prossimi anni, concludono gli autori dello studio. "Senza un adeguamento delle tariffe, l’inflazione colpirà duramente gli ospedali svizzeri e continuerà a mettere sotto pressione i margini operativi", afferma Patrick Schwendener, Managing Director e responsabile delle trattative in ambito sanitario di PwC Svizzera in un comunicato.

Sebbene l’anno scorso gli ospedali abbiano registrato un chiaro aumento del fatturato del 7,1% nel settore delle cure acute, i margini sono troppo bassi per finanziare nuovi edifici e sostituzioni a lungo termine, aggiunge lo studio.

"La trasformazione delle strutture assistenziali, i programmi di miglioramento dei risultati operativi, la pianificazione attiva del personale e nuovi modelli di lavoro coraggiosi sono necessari e saranno la sfida principale per il settore ospedaliero nei prossimi anni", afferma Philip Sommer, responsabile della consulenza sanitaria di PwC Svizzera.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE