Svizzera

Pioggia di denaro dalle ditte farmaceutiche ai medici

Si tratta del valore più alto dall’inizio della divulgazione di questo tipo di informazioni, peraltro non sempre trasparenti

Quanto denaro...
(Ti-Press)
20 settembre 2022
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Si fa sempre più intensa la pioggia di denaro elargita delle imprese farmaceutiche per i medici (sotto forma di compensi per la partecipazione a congressi, spese di alloggio, onorari, consulenze ecc.), gli ospedali, le reti di dottori, le società professionali e i gruppi di pazienti: nel 2021 questi pagamenti hanno raggiunto la cifra di 196 milioni di franchi.

Si tratta del valore più alto dall’inizio della divulgazione di questo tipo di informazioni, nel 2015, spiega il periodico Beobachter nel numero attualmente in edicola. Oggi 66 aziende rendono pubblici i pagamenti sulla base di un’autoregolamentazione interna del settore chiamata Pharma Cooperation Code. Tuttavia, anche a sette anni dal suo lancio diverse società attuano l’operazione trasparenza solo a metà e alcune appaiono riluttanti a mostrare i dati, sostengono i cronisti della testata zurighese.

La lacuna più grave è rappresentata dal fatto che le imprese continuano a pubblicare i dati sui propri siti web: quindi se una persona vuole scoprire se il proprio medico riceve denaro dall’industria deve teoricamente cercare in più di 60 pagine internet diverse. E le informazioni non sono sempre facili da trovare. Per questo motivo il Beobachter, insieme ad altri media, valuta queste pubblicazioni farmaceutiche e pubblica poi i dati sulla piattaforma Pharmagelder.ch.

Non sempre comunque appare cristallina la volontà di fare luce sul tema. La rivista avanza il caso della filiale elvetica di una impresa italiana che praticamente sembra nascondere la scheda con le informazioni in questione. Se la si riesce a trovare appare poi vuota, dando l’impressione che non sia stato effettuato alcun pagamento. Solo se si seleziona ulteriormente un collegamento ipertestuale che porta il nome "Ultimo anno" si ottiene una panoramica dei pagamenti a medici e ospedali. Ma anche qui i problemi non sono finiti: la tabella è stata convertita in singole immagini e la ricerca tramite il navigatore non funziona. La tabella non può nemmeno essere salvata. Anche altre imprese presentano i dati su documenti in cui non è possibile effettuare una ricerca, altre invece sono più trasparenti.

Da parte sua Scienceindustries, organizzazione padronale della chimica, della farmaceutica e delle biotecnologie, fa sapere che ha dovuto ammonire otto società perché non hanno pubblicato i loro dati in tempo. Tuttavia per l’organismo non si rileva un problema generale nell’attuazione della trasparenza nel ramo.

Per la cronaca, quasi la metà dei 196 milioni versati risulta essere stato messo a disposizione da cinque società: Novartis (15,5% del totale), Roche (13,1%), Pfizer (8,9%), MSD (5,5%) e Bristol Meyers Squibb (5,5%).

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