Svizzera

Iniziativa ghiacciai: il comitato pronto a ritirare il testo

La condizione posta dagli iniziativisti è che il controprogetto indiretto del Consiglio nazionale non venga indebolito

(Keystone)
8 settembre 2022
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Il comitato promotore dell’"Iniziativa per i ghiacciai" è disposto a ritirare il testo. Pone come condizione che il controprogetto indiretto del Consiglio nazionale non venga indebolito. Per gli iniziativisti è chiaro che il controprogetto indiretto, ossia il disegno di Legge federale sugli obiettivi di protezione del clima, non basterà per rispettare l’accordo sul clima di Parigi. Ma l’urgenza richiede misure rapide ed efficaci, indica un comunicato pubblicato stamani. Per questo il comitato è disposto a sostenere la proposta legislativa.

Questa, adottata in giugno dal Consiglio nazionale, sarà trattata dalla Camera dei Cantoni nella sessione autunnale, che si apre lunedì. Il progetto di legge stabilisce gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in Svizzera e contiene misure concrete. Il comitato d’iniziativa ha inviato una lettera al parlamento con la prospettiva del ritiro condizionato. L’offerta è valida solo se la versione del Consiglio nazionale non verrà indebolita dai "senatori".

Un miliardo in meno

Questo scenario non è affatto scontato: la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati (Capte-S) "mette in pericolo questo progetto", avverte il comitato d’iniziativa. La Capte-S raccomanda al plenum di ridurre i sussidi per la sostituzione dei riscaldamenti e la ristrutturazione degli edifici da 200 a 100 milioni di franchi all’anno. In dieci anni, ciò significherebbe una diminuzione di un miliardo di franchi. Questo importo consentirebbe di sostituire circa 50’000 impianti di riscaldamento a gasolio con sistemi a energia rinnovabile. Per il comitato d’iniziativa, questa riduzione "non è sostenibile". L’iniziativa "Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)" rivendica il sostegno di numerosi simpatizzanti, tra cui oltre 3’000 membri dell’Associazione svizzera per la protezione del clima. Il suo comitato direttivo ha condotto un sondaggio tra i suoi membri su un possibile ritiro condizionato del testo: l’88,4% di loro è risultato favorevole, si legge nella nota.

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