Secondo il rapporto, richiesto dal governo, le casse malati rimborsano quasi sempre i medicamenti per la cura dei tumori nei pazienti minorenni
Le casse malattia rimborsano quasi sempre i medicamenti oncologici pediatrici off-label. È quanto dimostra un rapporto adottato oggi dal Consiglio federale, che ritiene quindi inutile intervenire in quest’ambito.
Lo studio, redatto su mandato della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Nazionale (Csss-N), ha preso in esame il rimborso dei costi per i medicamenti oncologici pediatrici da parte delle casse malattia ed eventuali disparità fra assicuratori.
Per essere rimborsati dalle casse i farmaci devono figurare nell’elenco delle specialità (Es), in caso contrario è necessaria una garanzia di assunzione dei costi da parte degli assicuratori. Ai bambini affetti da cancro spesso vengono prescritti farmaci al di fuori del campo di applicazione approvato, se nessuna terapia è efficace. Ogni anno vengono presentate circa 270 domande di garanzia di assunzione dei costi a questo scopo. Le casse malattia dispongono di una certa discrezionalità nel decidere se coprire i costi o meno di questi medicamenti, spesso molto cari.
Stando al rapporto, nel settore dell’oncologia pediatrica la percentuale di assunzione dei costi da parte delle casse sfiora il 100%. "L’alta percentuale di autorizzazioni contribuisce all’elevato tasso di sopravvivenza alle malattie tumorali in età pediatrica che la Svizzera presenta nel confronto internazionale", afferma un comunicato odierno.
Nei rari casi in cui la domanda di garanzia di assunzione dei costi è stata respinta, "è risultato possibile assicurare il finanziamento del trattamento tramite soluzioni alternative", afferma ancora il governo concludendo che non sussiste alcuna disparità di trattamento e che non è quindi necessario intervenire.