Svizzera

La carenza di maestri è arrivata anche nei Grigioni

La parte italofona è riuscita a trovare delle soluzioni grazie a insegnanti provenienti da Ticino e Italia

12 agosto 2022
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Un sondaggio condotto alla fine dello scorso anno scolastico, e voluto dalle direzioni e dagli insegnanti grigionesi, dimostra che la penuria di docenti è arrivata anche in terra retica. Il Grigioni Italiano si salva grazie all’Italia e al Ticino. Negli scorsi giorni le organizzazioni degli insegnanti della Svizzera tedesca e francese avevano lanciato l’allarme: ‘Mancano insegnanti qualificati’.

Le due associazioni grigionesi, quella dei direttori scolastici (Vslgr) e quella degli insegnanti (Legr), hanno chiesto alle direzioni scolastiche di valutare le loro esperienze nel coprire i posti vacanti di quest’anno. Stando alla nota odierna della Legr, ai responsabili degli istituti scolastici è stato anche chiesto se la scelta di candidati fosse ampia e soprattutto se avessero le competenze necessarie.

Grazie al 60% delle risposte rientrate, è emerso prima di tutto che bisognava occupare 250 posti vacanti entro il mese di agosto. Nella scuola elementare si sono riscontrate in media 8 candidature per ogni posto di lavoro, per la scuola dell’infanzia erano 5, mentre la media è calata drasticamente a 1-2 candidature nella ricerca di insegnanti per la scuola secondaria 1 oppure di pedagogisti specializzati.

Le statistiche sulle competenze degli aspiranti a un ruolo di maestro nei Grigioni sono sulla medesima falsa riga. Per la scuola elementare sono pochi i candidati e le candidate che dispongono di una formazione carente. Per i ruoli negli altri settori della pubblica educazione, invece, gli aspiranti con una formazione adeguata scende al valore medio di 1 per ogni posto da occupare.

‘Sono state però trovate soluzioni accettabili’

"In un modo o nell’altro – scrive oggi la Legr – per tutte le classi di tutte le scuole grigionesi si è trovata una soluzione accettabile". Per la scuola secondaria 1 sono numerose le autorizzazioni all’insegnamento concesse dal Cantone ai docenti che non dispongono delle necessarie qualifiche e competenze. Inoltre si è dovuto far capo anche a una certa creatività e a un certo grado di flessibilità, come l’aumento delle percentuali di incarico, le fusioni di classi o lo scambio di insegnanti nelle classi.

"In pratica", sempre secondo la nota della Legr, "chi si candida a un posto di insegnante per il grado di scuola secondaria 1 oppure quale pedagogista specializzato, rischia di non avere antagonisti".

Grigioni italiani ‘salvi’ grazie a Ticino e Italia

Contattato dall’agenzia di stampa Keystone-Ats, l’ispettore scolastico per il Grigioni di lingua italiana Arno Zanetti conferma che anche nel territorio di sua competenza la situazione è analoga. Tuttavia, grazie al bacino di insegnanti della vicina Italia e del Ticino per il Moesano si sono trovate delle soluzioni accettabili. "Senza insegnanti ticinesi e italiani, la situazione sarebbe drammatica". Zanetti ricorda che il tema della mancanza di insegnanti sarà trattato in modo approfondito in occasione del prossimo incontro fra ispettori scolastici.

La carenza di maestri con un’adeguata qualifica professionale è ormai un dato di fatto anche nei Grigioni.

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