Le raccomandazioni sono state adeguate dalla Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali
La Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali (Cdos) ha adeguato le raccomandazioni per quel che riguarda gli aiuti sociali concessi alle persone con statuto S, ovvero i rifugiati provenienti dall’Ucraina. Va ora tenuto conto di salario e patrimonio. Fino a oggi sono stati rilasciati 60’056 statuti.
Il motivo del nuovo suggerimento è dovuto a critiche piovute negli ultimi tempi. Fondamentalmente nel mirino degli scontenti era finito il diverso trattamento riservato alle persone ammesse provvisoriamente e a quelle bisognose di protezione, ha spiegato alla radio Srf la segretaria generale del Cdos Gaby Szöllösy.
D’ora in avanti i soldi che le persone preleveranno dall’Ucraina (tramite banca, carte di credito o altro) dovrebbero essere presi in considerazione per la concessione di aiuti sociali. Tutto questo indipendentemente dal fatto che tale denaro sia stato guadagnato in Svizzera o in un altro Paese, ha spiegato la Conferenza all’agenzia di stampa Keystone-Ats.
Con la nuova misura si applicano le stesse norme in vigore per le altre persone che ricevono aiuto sociale. Anche i patrimoni che si trovano in Svizzera verranno contati, con l’eccezione delle auto, poiché i mezzi serviranno per tornare in patria e non è quindi opportuno spingere le persone a venderli.
Gli aiuti sociali nell’ambito dell’asilo sono di competenza dei Cantoni, che applicano le proprie regole. Le raccomandazioni sono quindi semplicemente una linea guida e non sono vincolanti.