Svizzera

Swissport: le richieste del personale non sono sostenibili

Poche aperture sulle discussioni per il nuovo contratto collettivo. Ma l’obiettivo resta quello di arrivare alla fumata bianca entro gennaio 2023

La protesta di sabato a Zurigo
(Keystone)
27 luglio 2022
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Poche aperture da parte di Swissport – società zurighese attiva nell’assistenza aeroportuale – alle richieste formulate dal personale, sovraccarico di lavoro. Oggi il gruppo ha risposto che le rivendicazioni dei dipendenti non sono "finanziariamente sostenibili" e supererebbero in modo significativo le condizioni garantite dal contratto collettivo di lavoro (Ccl) del 2019.

Secondo l’azienda, le pretese dei collaboratori non tengono inoltre sufficientemente conto della situazione attuale dell’aviazione. Swissport si dice comunque pronta a soddisfare "alcuni elementi delle richieste" e vuole discuterne con le associazioni il più rapidamente possibile e prima della data originariamente concordata di metà agosto. In base a quanto dichiarato all’agenzia Keystone-Ats, fra questi potrebbe rientrare la compensazione del rincaro.

Se ciò non fosse possibile per i sindacati in termini di tempo, i negoziati proseguiranno come previsto a metà agosto e a settembre. L’obiettivo resta quello di concludere un nuovo Ccl entro gennaio 2023.

Sabato circa 150 dipendenti del gruppo avevano organizzato un’azione di protesta all’aeroporto di Zurigo e consegnato alla direzione un elenco di richieste per ottenere migliori condizioni di lavoro e un Ccl in linea con quello precedente l’avvento del Covid-19. Hanno in particolare criticato il fatto che sia ancora in vigore il Ccl di crisi, nonostante l’aviazione sia tornata alla normalità dopo la pandemia.

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