Svizzera

Uno svizzero su 2 si aspetta un’inflazione fino al 5%

Emerge da un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca GfK per conto del colosso del commercio online Digitec Galaxus. In molti confrontano più prezzi

(Depositphotos)
22 luglio 2022
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Uno svizzero su due si aspetta per il 2022 un’inflazione sino al 5% e per far fronte alla situazione confronta maggiormente i prezzi, quando fa i suoi acquisti. È quanto emerge da un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca GfK per conto del colosso del commercio online Digitec Galaxus.

Solo l’1% dei 1’500 interpellati ritiene che i prezzi non aumenteranno; il 23% li vede salire sino al 2%, il 51% scommette su una progressione del 2-5%, mentre il 17% si aspetta un rincaro superiore al 5%. A titolo di paragone, la crescita dei prezzi al consumo attestata in giugno dall’Ufficio federale di statistica (Ust) è stata pari al 3,4%.

Sono soprattutto gli anziani a essere pessimisti: quasi un quarto di loro ritiene realistica un’inflazione superiore al 5% quest’anno. Non c’è da stupirsi, visto che si ricordano gli effetti dell’alta inflazione degli anni Settanta e Novanta, commentano gli estensori dell’indagine. Ma fra chi vede nero vi sono anche gli interpellati in Romandia e le persone con redditi più bassi, cioè le fasce maggiormente colpite perché olio da riscaldamento, gas, benzina, diesel costituiscono una parte più consistente del bilancio familiare.

Di fronte alla situazione il 52% del campione afferma di effettuare maggiori paragoni di prezzo. Pur aumentando in Romandia e fra coloro che hanno un reddito mensile inferiore ai 7’000 franchi il dato rimane comunque assai più contenuto del 76% registrato in Austria e dell’80% osservato in Germania. Non si verifica inoltre una corsa agli acquisti: solo il 14% degli interrogati dichiara di anticipare le compere perché si aspetta un aumento dei prezzi.

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