Svizzera

Il voto delle commissioni parlamentari deve rimanere segreto

È il parere della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale: respinta una mozione di Andrea Glarner

Ma non in sede commissionale...
(Keystone)
2 luglio 2022
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I voti espressi dai singoli membri nelle commissioni parlamentari devono rimanere segreti. È quanto pensa la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (Cip-N) che ha respinto per 18 voti a 6 un’iniziativa parlamentare di Andrea Glarner (Udc/Ag).

Glarner chiede, mediante la sua iniziativa, di pubblicare i dati relativi alle votazioni nelle commissioni, analogamente a quanto avviene nelle Camere. Secondo la Cip-N, precisa una nota odierna dei servizi parlamentari, sarebbe controproducente rendere di pubblico dominio come ha votato ciascun commissario: il processo di deliberazione nelle commissioni è essenziale per il buon funzionamento del Parlamento e occorre prestare attenzione a non indebolirlo.

Le commissioni, stando alla Cip-N, devono poter continuare a lavorare liberamente e cercare compromessi e questo implica, ad esempio, che un membro cambi la sua posizione. D’altronde, non sarebbe per nulla sensato pubblicare unicamente i risultati delle votazioni senza rendere pubbliche anche le relative proposte messe ai voti, per cui il segreto delle deliberazioni delle commissioni non sarebbe più garantito.

La trasparenza è sufficientemente assicurata, si legge nella nota, dalla pubblicazione dei nomi dei membri di commissione che figurano nelle minoranze.

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