Svizzera

Comm. Ambiente degli Stati: neutralità climatica entro il 2050

La Commissione raccomanda al plenum di approvare il controprogetto indiretto all’iniziativa ‘Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)’

(Keystone)
24 giugno 2022
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Il controprogetto indiretto all’iniziativa "Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)", adottato lo scorso 15 giugno dal Nazionale, ha buona probabilità di riuscita. Anche la Commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati (Capte-S) raccomanda al plenum di sostenerlo.

Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, la Camera del popolo ha deciso di stanziare 2 miliardi di franchi per il risanamento energetico degli edifici e altri 1,2 miliardi per sostenere il settore industriale. Contrariamente all’iniziativa, la controproposta non cita esplicitamente alcun divieto di vettori energetici fossili e prende in considerazione la situazione particolare delle regioni periferiche e di montagna.

In una nota odierna dei servizi parlamentari, la maggioranza della commissione si dice persuasa che il controprogetto indiretto rappresenti un approccio efficace per la politica climatica a lungo termine della Svizzera. La fissazione dell’obiettivo del saldo netto pari a zero in una legge federale permette di concretizzare questa richiesta centrale dell’iniziativa grazie a obiettivi parziali e a indicatori settoriali ponendo in vigore parallelamente in tempi brevi misure scelte di protezione del clima efficaci nel lungo periodo.

Pur sostenendo ampiamente il controprogetto indiretto nella versione decisa dal Consiglio nazionale, la Capte-S propone alcune modifiche in particolare per le misure nel settore degli edifici. Tali misure non devono soltanto accelerare la sostituzione di impianti di riscaldamento con carburanti fossili, bensì anche promuovere l’efficienza energetica.

Dato che già oggi si registra una grande domanda di fonti di calore rinnovabili, essa giudica commisurato un contributo di 100 milioni di franchi all’anno per un periodo di dieci anni. Inoltre il programma di sostituzione dei riscaldamenti deve basarsi maggiormente sulle strutture di promozione esistenti, in particolare il Programma Edifici della Confederazione e dei Cantoni.

Una minoranza proporrà in aula di mettere a disposizione per questa misura un importo di 200 milioni all’anno, come deciso dal Nazionale. Diversamente, un’altra minoranza propone di rinunciare completamente alla misura destinata al settore degli edifici.

In un prossimo passo, nell’ambito di un’audizione i Cantoni saranno invitati a prendere posizione sul progetto, che sarà discusso dal Consiglio degli Stati presumibilmente nella sessione autunnale.

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