Svizzera

Libera circolazione, è scontro sui controlli

Critiche su controlli a condizioni di lavoro e salari da parte della vigilanza federale. Le associazioni sindacali e i padronati non ci stanno

Ancora scontro su salari e condizioni di lavoro (TI-PRESS)
23 giugno 2022
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In alcuni settori ci sono verifiche eccessive e ripetute, mentre in altri vengono trascurate, con procedure lente e non più al passo con i tempi: è questa la critica che il Controllo federale delle finanze ha rivolto alle commissioni composte da rappresentanti dei sindacati e del padronato che ogni anno in Svizzera entrano in aziende e uffici alla ricerca di salari troppo bassi e condizioni di lavoro sleali, "importati" con la libera circolazione. Una critica che gli interessati non hanno gradito, respingendola in toto in un comunicato diffuso eccezionalmente insieme.

I 40’000 e più controlli annui permettono di constatare una regolare pressione sui salari, ha spiegato l’Unione sindacale svizzera. In un quinto dei casi – quota che in alcuni rami scende addirittura al terzo – vengono riscontrate violazioni e ciò sta a dimostrare "quanto questo lavoro sia importante". La polemica va letta anche nell’ottica dei rapporti con l’Ue: queste misure di accompagnamento – infatti – erano uno degli ostacoli nelle trattative sull’accordo quadro, nel frattempo affossato. Bruxelles ne chiedeva un allentamento.

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