Svizzera

Aumentano le deduzioni per i premi assicurativi

Il Consiglio federale dà seguito alla mozione del democentrista Grin. Marco Chiesa: si lasceranno più soldi al ceto medio in un momento di rincari

Redditi e deduzioni (Ti-Press)
22 giugno 2022
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Il Consiglio federale propone di aumentare, nell’ambito dell’imposta federale diretta, le deduzioni per i premi assicurativi e gli interessi dei capitali a risparmio. Nella sua seduta odierna, indica una nota, il governo ha infatti adottato il messaggio concernente la relativa modifica della normativa sull’imposta federale diretta. Con questo progetto di legge, il Consiglio federale attua la mozione del consigliere nazionale dell’Udc Jean-Pierre Grin (Vaud).

La deduzione massima per le persone sole passerebbe dagli attuali 1’700 franchi a 3’000, la deduzione massima per i coniugi dagli attuali 3’500 franchi a 6’000, le deduzioni per ogni figlio o persona bisognosa dagli attuali 700 franchi a 1’200.

Il progetto di legge, come detto, trae origine dalla mozione ‘Aumento delle deduzioni forfettarie dell’imposta federale diretta per compensare i premi delle assicurazioni malattie eccessivi’, depositata dal consigliere nazionale Grin. La procedura di consultazione si è svolta dall’11 giugno all’8 ottobre 2021. La maggioranza dei partecipanti si è dichiarata favorevole all’aumento delle deduzioni.

Ovviamente soddisfatta l’Udc, che accoglie con favore l’attuazione della mozione: "Il Consiglio federale aumenta le deduzioni per i premi assicurativi e gli interessi dei capitali a risparmio, in questo modo si ottiene uno sgravio mirato per le classi medie". L’attuazione della mozione democentrista "alleggerirà l’onere per i contribuenti svizzeri che lavorano duramente, lasciandoli con più soldi nel portafoglio".

Nell’ambito dell’imposta federale diretta, il progetto, si legge ancora nella nota governativa, "comporterebbe una diminuzione delle entrate stimata a circa 400 milioni di franchi all’anno, di cui circa 315 milioni sarebbero a carico della Confederazione e circa 85 milioni a carico dei Cantoni". Vista "la situazione finanziaria" della Confederazione e dei Cantoni, il Consiglio federale "esprime preoccupazione per queste minori entrate".

Commenta, da noi interpellato, il consigliere agli Stati ticinese e presidente dell’Udc nazionale Marco Chiesa: «I prezzi, segnatamente quelli della benzina e del gasolio, stanno aumentando in modo sensibile e l’inflazione sta sciogliendo il potere d’acquisto dei cittadini svizzeri come neve al sole. Ancora una volta, la classe media è particolarmente colpita. L’attuazione della mozione dell’Udc alleggerirà, giustamente, l’onere fiscale per i contribuenti e le famiglie del ceto medio, lasciando più soldi nel portafoglio delle economie domestiche».

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