L’ex tennista è stato condannato in maggio in seconda istanza a venti mesi di detenzione sospesi per due anni. Avrebbe abusato di una collega
Riconosciuto colpevole di coazione sessuale e condannato in maggio in seconda istanza a venti mesi di detenzione sospesi per due anni, l’ex tennista Yves Allegro ricorre al Tribunale federale (Tf). Il Ministero pubblico non ha invece fatto appello contro la sentenza del Tribunale cantonale vallesano, malgrado avesse chiesto tre anni di carcere.
"Dopo un lungo procedimento, estenuante soprattutto dal punto di vista psicologico, il mio cliente si chiedeva davvero se avesse ancora la forza, l’energia e il coraggio di continuare. Ma dopo una profonda riflessione, ha deciso di rivolgersi al Tribunale federale per rivendicare la sua innocenza fino alla fine", ha affermato oggi all’agenzia Keystone Ats Pierre-Damien Eggly, uno degli avvocati dell’ex sportivo.
I fatti risalgono all’ottobre del 2014 a Tallin, capitale dell’Estonia, in occasione di una riunione di allenatori della federazione europea di tennis (Tennis Europe). Stando al tribunale d’appello Allegro, allora allenatore presso Swiss Tennis, ha abusato nella sua camera d’albergo di una collega austriaca dopo una serata in cui entrambi avevano consumato alcol in abbondanza.
L’indomani entrambi hanno sostenuto di non ricordare precisamente quanto avvenuto. Allegro si è scusato via Sms del comportamento inadeguato. Quarantotto ore più tardi la donna ha affermato di ricordare progressivamente i fatti, prendendo consapevolezza di una possibile aggressione sessuale dopo aver provato forti dolori.