Svizzera

Un indennizzo per i contadini che lasciano le corna alle vacche

Nel novembre del 2018, la popolazione aveva respinto con il 54,72% dei voti un’iniziativa analoga

(Keystone)
14 giugno 2022
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I contadini che rinunciano al taglio delle corna agli animali da reddito vanno indennizzati. Ne è convinto il Consiglio degli Stati che oggi ha approvato, per 23 voti a 19 (due astenuti), una mozione in tal senso depositata dal "senatore" Roberto Zanetti (PS/SO).

Il solettese chiede di agire mediante i pagamenti diretti, il cui limite di spesa andrebbe moderatamente aumentato. La mozione posiziona il contributo alle corna a un livello appropriato, dopo che in passato la questione "da molti non era stata ritenuta degna di essere sancita nella Costituzione", ha affermato il relatore commissionale Pirmin Bischof (Centro/SO).

Secondo la maggioranza, il testo inoltre fornisce un importante contributo per una maggiore dignità degli animali in agricoltura. "Bisogna domandarsi dal punto di vista etico se gli uomini hanno diritto di infliggere dolore agli animali", ha detto ancora Bischof. La mozione sarebbe dunque un modo di inviare un segnale per contrastare la tendenza a plasmare le bestie in modo da poterle sfruttare al meglio nella produzione di carne e latte.

Una minoranza ha tentato di respingere l’atto parlamentare poiché teme che le mucche con le corna verrebbero maggiormente tenute in stalle a stabulazione fissa, il che comprometterebbe il loro benessere. Mantenere le protuberanze potrebbe peraltro provocare un incremento dei ferimenti, ha fatto notare Peter Hegglin (Centro/ZG) in tal proposito.

Da ricordare che, nel novembre del 2018, la popolazione aveva respinto con il 54,72% dei voti un’iniziativa, denominata "per vacche con le corna", che chiedeva proprio di indennizzare gli agricoltori che hanno animali con queste estremità. Un verdetto piuttosto chiaro, ha messo in evidenza Andrea Gmür-Schönenberger (Centro/LU) esprimendosi contro la mozione. Oltre alla consistente quota di sì, vi era anche un 20% di aventi diritto che aveva bocciato il testo solo per questioni puramente giuridiche e non di fondo, ha ribattuto Zanetti alla collega.

Gli svizzeri non hanno ritenuto il contenuto dell’iniziativa importante, ha aggiunto da parte sua il ministro dell’economia Guy Parmelin e "come Consiglio federale rispettiamo tale volontà". La mozione è anche "in contraddizione con il vostro mandato di ridurre l’onere amministrativo nell’agricoltura", ha poi provato a rimarcare il vodese, non convincendo però il plenum.

L’oggetto passa ora sui banchi del Nazionale.

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