Svizzera

Casi di legionellosi in continuo aumento

Il numero è quintuplicato tra il 2000 e il 2020. Calo, però, durante la pandemia di Covid

(Depositphotos)
2 maggio 2022
|

Negli ultimi 20 anni i casi di legionellosi in Svizzera sono nettamente aumentati: secondo uno studio dell’Istituto tropicale e di salute pubblica svizzero (Swiss Tph) il loro numero è quintuplicato tra il 2000 e il 2020 e la Confederazione presenta una delle incidenze di legionella più elevate d’Europa. La legionellosi è una grave polmonite causata da batteri del genere legionella. In linea di principio, può essere trattata con antibiotici.

In base allo studio, che è stato pubblicato oggi sulla rivista ‘International Journal of Hygiene and Environmental Health’, i casi in Svizzera sono passati da 140 all’anno all’inizio degli anni 2000 a circa 500 all’anno tra il 2016-2020. Nel corso di tutti i 20 anni esaminati la malattia è stata rilevata più spesso nei mesi estivi e tra il 2016-2020 il picco nei mesi caldi è diventato ancora più pronunciato.

Restrizioni di viaggio e cambio dei comportamenti alla base del calo durante la pandemia

Il tasso più alto di segnalazioni è stato raggiunto nel 2018. A partire dal 2020, con l’inizio della pandemia di coronavirus, si è registrato invece un calo dei casi che i ricercatori attribuiscono alle misure adottate come le restrizioni di viaggio e cambiamento di comportamenti.

"Ci aspettavamo un certo aumento del numero di casi dopo il lockdown, a causa della presenza di acqua stagnante in edifici inutilizzati come alberghi o palestre", ha detto citata in un comunicato dello Swiss Tph la prima autrice Fabienne Fischer. Tuttavia questo non è stato osservato.

Il tasso di ospedalizzazione per i casi segnalati è rimasto alto per tutto il periodo dello studio, al 90%. D’altra parte, il tasso di mortalità è diminuito da circa 7,7 a 3,6%.

Batteri presenti in quasi tutti gli ambienti acquosi

Gli agenti patogeni si trovano in quasi tutti gli ambienti acquosi e umidi, ma di solito in piccole quantità. Tuttavia nei tubi dell’acqua, nei rubinetti, nei soffioni delle docce, nelle vasche idromassaggio e nei sistemi di ventilazione trovano condizioni favorevoli e possono moltiplicarsi bene. L’infezione avviene attraverso l’inalazione di piccolissime goccioline di acqua (aerosol) contenenti batteri di legionella.

In Svizzera dal 1988 vige l’obbligo di segnalare la malattia. Daniel Mäusezahl, coautore dello studio e che lavora anche allo Swiss Tph, dichiara, citato nel comunicato, che la Svizzera (incidenza annuale passata dall’1,1 per 100’000 abitanti nel 2000 a 5,6 per 100’000 abitanti nel 2020 con un record di 6,7 per 100’000 abitanti nel 2018, secondo la pubblicazione) ha una delle più alte incidenze di legionellosi in Europa.

Numero di casi probabilmente sottostimato

Un secondo studio, pubblicato nella rivista ‘Swiss Medical Weekly’, suggerisce che il numero di casi potrebbe essere sottostimato in quanto i test di diagnosi vengono attualmente effettuati negli ospedali e non dai medici di famiglia che trattano i casi lievi ma senza diagnosticarli come legionellosi e quindi passano in gran parte inosservati.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE