Svizzera

Per l’uscita dai combustibili fossili serve un piano generale

Lo chiede una petizione, corredata da 13mila firme, inoltrata stamane alla Cancelleria federale. Il tema sarà discusso settimana prossima

Tra i firmatari c’è anche Ruedi Noser
(Keystone)
22 aprile 2022
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Per pianificare l’uscita dai combustibili fossili ci vuole un piano generale. Per questo motivo stamane è stata inoltrata alla Cancelleria federale una petizione, sottoscritta da 13mila persone, per esortare Berna a elaborare questo strumento. A Berna, il tema sarà affrontato a livello commissionale settimana prossima, nell’ambito delle discussioni finali concernenti il controprogetto governativo all’iniziativa dei ghiacciai.

Le richieste incluse nella petizione sono sostenute da partiti tanto di destra che di sinistra. Tra i firmatari figurano il consigliere agli Stati Ruedi Noser (Plr/Zh) accanto al consigliere nazionale Stefan Müller-Altermatt (Centro/So). Tra i firmatari di spicco figura il premio Nobel per la chimica Jacques Dubochet.

L’iniziativa ‘Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)’ chiede che a partire dal 2050 la Svizzera non emetta più gas serra di quanto i serbatoi naturali e tecnici di CO2 ne possano assorbire. Entro tale data vanno poi vietati i combustibili fossili. Sono ammesse eccezioni per applicazioni tecnicamente non sostituibili, a condizione che le emissioni vengano compensate in Svizzera.

In marzo, il Consiglio nazionale ha bocciato l’iniziativa, approvando però il controprogetto diretto del Consiglio federale. Anche quest’ultimo chiede una compensazione delle emissioni entro il 2050. Tuttavia non contempla il divieto dei combustibili fossili, ma prevede che il loro uso dovrà essere ridotto "nella misura massima tecnicamente possibile, economicamente sostenibile e compatibile con la sicurezza del Paese". Come l’iniziativa, anche il controprogetto prevede che la legge d’applicazione stabilisca il percorso di riduzione delle emissioni di gas serra sino al 2050.

Parallelamente, la Commissione dell’ambiente del Consiglio nazionale, che siederà la settimana prossima, sta elaborando un controprogetto indiretto, che intende inserire gli obiettivi di riduzione delle emissioni a livello di legge. Il progetto in questione dovrebbe essere trattato dalla Camera in giugno, nel corso della sessione estiva del parlamento.

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