Convocato l’ambasciatore russo per denunciare le violazioni del diritto umanitario che costituiscono potenziali crimini di guerra
Berna – Il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) ha reagito all’attacco odierno contro i civili alla stazione ucraina di Kramatorsk convocando l’ambasciatore russo a Berna. Lo riferisce tu Twitter lo stesso dipartimento di Ignazio Cassis.
"Dopo il barbaro attacco a Bucha, l’Ucraina ha subito oggi un secondo attacco spietato alla stazione di Kramatorsk", si legge nella presa di posizione in inglese. "Abbiamo immediatamente convocato l’ambasciatore russo per condannare in modo veemente queste violazioni del diritto umanitario, che costituiscono potenzialmente crimini di guerra. Invitiamo la Russia a mettere fine immediatamente a questa guerra e a cooperare con inchieste internazionali indipendenti per far luce su qualunque presunto crimine di guerra".
Da parte sua l’ambasciata russa a Berna ha sua volta pubblicato su Twitter la presa di posizione del ministero degli esteri russo, secondo il quale esistono prove evidenti che l’Ucraina è responsabile per il bombardamento di Kramatorsk. Mosca invita inoltre la comunità internazionale a interrompere i rifornimenti di armi all’Ucraina e a indurre il paese a rifiutare metodi di combattimento inammissibili.