Svizzera

Indennità per lavoro ridotto, luce verde per gli arretrati

Il Consiglio federale fa sua una decisione di Mon Repos: le aziende potranno richiedere i pagamenti per gli anni 2020 e 2021

Ricordi del lockdown
(Ti-Press)
11 marzo 2022
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Buone notizie per le aziende, che potranno richiedere pagamenti arretrati dell’indennità per lavoro ridotto (Ilr) per gli anni 2020 e 2021. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, facendo sua una recente decisione del Tribunale federale.

Stando ai giudici di Mon Repos, nel calcolo dell’Ilr per i collaboratori con salario mensile, la procedura di conteggio sommaria deve includere un’indennità per vacanze e giorni festivi. Nel versare le indennità, dallo scorso gennaio si tiene conto della sentenza del Tf, indica il governo in una nota.

Le imprese che nel 2020 e 2021 hanno conteggiato l’Ilr secondo la procedura sommaria potranno ora chiedere alle casse di disoccupazione di riesaminare il loro diritto all’indennità. La Segreteria di Stato dell’economia (Seco) sta sviluppando una soluzione tecnica per sostenere le imprese e le casse di disoccupazione in questo processo. Quando sarà disponibile, probabilmente a fine maggio, la Seco informerà direttamente le aziende interessate.

Oltre all’Ilr è tuttavia possibile che molte aziende abbiano ricevuto anche altri sostegni finanziari, come i crediti Covid o le indennità per casi di rigore. È quindi possibile che i pagamenti arretrati delle indennità di lavoro ridotto comportino una riduzione dei diritti erogati in virtù di altre misure di sostegno Covid-19, con conseguenti rimborsi a seconda delle circostanze. Il Governo invita le aziende interessate a informarsi in merito presso gli uffici competenti.

La procedura di conteggio sommaria per l’Ilr è stata introdotta secondo il diritto di necessità all’inizio della pandemia per ridurre al minimo l’onere amministrativo delle aziende colpite e delle casse di disoccupazione. «Nonostante il numero senza precedenti di domande presentate, grazie alla procedura di conteggio sommaria è stato possibile garantire un versamento celere dell’indennità e, così facendo, preservare molti posti di lavoro e le liquidità delle aziende colpite», afferma l’esecutivo.

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