Svizzera

Vertenze con assicurati, il settore si regoli da sé

È il parere del Consiglio nazionale. Che, al contrario di Consiglio federale e Stati, non vuole rendere obbligatorio l’appello al mediatore

In caso di vertenze in ambito assicurativo, il settore deve potersi organizzare autonomamente. È il parere del Consiglio nazionale che, a differenza del Consiglio federale e del Consiglio degli Stati, non ne vuole sapere di un’introduzione generale dell’obbligo per gli assicuratori di rivolgersi a un mediatore.

Nell’affrontare in seconda lettura la modifica della legge federale sulla sorveglianza degli assicuratori, la Camera del popolo ha sciolto diverse divergenze con gli Stati – ne rimanevano una decina – mantenendone però alcune, e non di poco conto.

Al centro delle discussioni odierne figurava il ruolo del mediatore o ombudsman, ossia se quest’ultima figura dovesse essere regolata per legge o se, come ora, tale compito dovesse essere disciplinato dal settore. Stando al progetto governativo, ogni intermediario e ogni società assicurativa dovrebbero essere obbligati ad aderire a un ufficio di mediazione.

Una proposta che non è piaciuta alla maggioranza ‘borghese’ del plenum, secondo cui tale obbligo cozza contro il principio di sussidiarietà stando al quale l’intervento dello Stato è inutile se il settore è in grado di regolarsi da sé. In fondo, hanno sostenuto vari oratori in aula, finora l’autoregolamentazione si è dimostrata soddisfacente. Gli assicuratori privati gestiscono da decenni due uffici in tal senso. Non c’è quindi necessità di un intervento dall’alto.

Di parere opposto la sinistra secondo cui è importante fornire agli assicurati una soluzione semplice e poco dispendiosa in caso di problemi con i rispettivi assicuratori. Un ragionamento fatto proprio anche dal consigliere federale Ueli Maurer che ha perorato, invano, la causa dell’obbligatorietà.

Nel corso del dibattito, la sinistra ha rimproverato alla destra di aver edulcorato eccessivamente la modifica di legge che si proponeva, all’origine, di innalzare il grado di protezione degli assicurati. Il risultato raggiunto finora è stato un’erosione del progetto governativo che ha perso molta della sua efficacia.

In merito a questo dossier, il Nazionale ha mantenuto ancora alcune divergenze riguardanti le disposizioni in merito alle norme internazionali supplementari e ai piani di stabilizzazione.

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