Svizzera

Syndicom punta il dito: sarebbe ‘una Posta (di serie) B’

Al sindacato dei media e della comunicazione non piacciono le conclusioni della commissione di esperti. E invoca il referendum, se necessario

‘Posti di lavoro a rischio’
(Ti-Press)
24 febbraio 2022
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Le perplessità di Syndicom non mancano in merito alle conclusioni cui è giunta la Commissione di esperti sul servizio postale.

Nel suo rapporto, sottolinea il sindacato dei media e della comunicazione, il gruppo di esperti presenta diverse idee, tra le quali l’estrapolazione del servizio di base delle operazioni di pagamento dalle competenze del Gruppo Posta e l’abolizione della consegna delle lettere per posta A. Se queste proposte venissero realizzate, i posti di lavoro di molte postine e postini sarebbero minacciati, e quella che oggi è la migliore Posta al mondo decadrebbe in una ‘Posta B’. Syndicom si aspetta che il legislatore tolga finalmente il divieto di concedere prestiti a PostFinance e che respinga le idee che porterebbero a un massiccio smantellamento del servizio pubblico.

I contenuti della base di discussione presentata dal gruppo di esperti devono essere ampiamente respinti. Syndicom vede qualcosa di positivo unicamente nell’idea di un’infrastruttura digitale e tecnologica dei servizi di base; effettivamente un’idea da ritenere. Per il resto, le restanti proposte – annota ancora Syndicom – dovrebbero essere tutte respinte in quanto contribuirebbero allo smantellamento del servizio pubblico.

Mantenere il servizio universale senza sovvenzioni

La ricetta del successo della Posta svizzera – che viene regolarmente riconosciuta come il «miglior servizio postale del mondo» – è la combinazione dei suoi mandati di servizio postale universale e dei suoi servizi finanziari. I vari prodotti del Gruppo Posta, tra cui i servizi finanziari di PostFinance, vengono offerti negli uffici postali. Se uno dei servizi e delle offerte più importanti, parliamo di PostFinance, venisse a mancare, l’intero servizio di base ne subirebbe le conseguenze. Ciò comporterebbe la chiusura di centinaia di uffici postali e metterebbe in pericolo le condizioni di lavoro delle e dei dipendenti interessate/i. Alla Posta, tutto è interconnesso e interdipendente, come in un equilibrio meccanico. È così che la Posta finanzia la sua presenza nell’intero Paese e questo, nota bene, senza sovvenzioni. Nessun altro sistema postale in Europa ci riesce.

Posti di lavoro a rischio nel settore della consegna

La proposta del gruppo di esperti in favore della soppressione della posta A mette in pericolo migliaia di posti di lavoro nel settore del recapito postale. Syndicom rappresenta gli interessi delle e dei dipendenti di questo settore e combatterà quindi in modo veemente tutte le idee che mettono in pericolo un’intera categoria professionale. Le proposte in questo rapporto si concretizzeranno tutte in una massiccia riduzione del servizio pubblico. Questo minaccia non solo la coesione del Paese, ma anche il sostentamento di molte persone che attualmente lavorano alla Posta. Syndicom si batterà contro ogni tentativo di privatizzare PostFinance, anche facendo ricorso a un referendum se necessario. Il Consiglio federale non dovrebbe lasciarsi fuorviare nei suoi lavori attuali sulla revisione della Legge sull’organizzazione della Posta (LOP): farebbe bene a concedere una garanzia di capitale a PostFinance e a togliere il divieto di concedere prestiti.

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