Svizzera

Dopo gli allentamenti il turismo svizzero vede roseo

Gli allentamenti sono stati ‘ben accolti’ dal settore degli impianti di risalita, secondo una portavoce dell’associazione di categoria

(Keystone)
21 febbraio 2022
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Migliorano le prospettive per il turismo svizzero. Dopo un buon avvio della stagione invernale in montagna, l’abolizione di buona parte delle restrizioni sanitarie rappresenta un altro segnale positivo per l’industria e fornisce la speranza che i clienti stranieri torneranno, anche se il loro numero è ancora inferiore a prima della crisi.

“La Svizzera è uno dei primi Paesi europei ad abbandonare così rapidamente le misure sanitarie e ciò lascia presagire un aumento della frequentazione turistica dai mercati di prossimità e lontani”, ha affermato una portavoce di Valais Promotion, augurandosi che i turisti stranieri siano incoraggiati a tornare.

La fine dei test obbligatori e delle quarantene è una buona notizia, che si aggiunge a un “primo bilancio già molto positivo di questa stagione invernale”. Le località vallesane hanno registrato “una buona affluenza”, i turisti svizzeri ed europei, in particolare da Francia, Germania, dai Paesi del Benelux e dal Regno Unito, sono stati presenti fin dalle feste di fine anno.

“Il magnifico tempo di gennaio ha permesso un’eccellente frequentazione, anche delle Remontées Mécaniques Valaisannes”, ha aggiunto la portavoce. Le loro entrate sono aumentate di circa il 47% dall’inizio dell’inverno rispetto al 2020/2021 e del 20% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.

La tendenza positiva dovrebbe confermarsi nei prossimi mesi, con le agenzie immobiliari specializzate negli appartamenti di vacanza che segnalano un aumento delle prenotazioni di quasi un quarto rispetto all’anno precedente. Per marzo e aprile, le prenotazioni sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Per i villaggi turistici Reka, l’abolizione del certificato rappresenta un “enorme sollievo” sia per il personale che per gli ospiti, ha spiegato all’agenzia AWP Damian Pfister, responsabile di Vacanze Reka. Le condizioni quadro sono “migliorate significativamente” e questo dovrebbe avere un effetto positivo sulla domanda.

Gli allentamenti sono stati “ben accolti” dal settore degli impianti di risalita, secondo una portavoce dell’associazione di categoria. Il numero di visitatori nelle regioni di montagna è però maggiormente influenzato dal tempo e dalle condizioni della neve: “Le misure di protezione giocano solo un ruolo minore nella decisione degli ospiti di intraprendere attività sportive o di godere della natura in montagna”.

L’anno scorso la quota di ospiti nazionali è aumentata notevolmente, ma il ritorno dei visitatori stranieri si sta facendo sentire: quest’inverno, il loro numero è aumentato significativamente, ha spiegato la portavoce, aggiungendo che “la politica stabile e chiara con cui la Svizzera ha gestito la pandemia aiuta certamente in questo senso”.

“Il ripristino della libertà di viaggio è importante per tutto il settore, anche se non possiamo ancora parlare di una ripresa completa in mercati lontani, come ad esempio la Cina”, ha da parte sua affermato un portavoce di Hotelleriesuisse. “Possiamo stimare che la domanda aumenterà, ma è ancora troppo presto per quantificare l’effetto”.

Il numero di pernottamenti negli ostelli della gioventù nel mese di gennaio è stato “al di sotto delle aspettative” a causa di cancellazioni di gite scolastiche e di gruppo, secondo il portavoce dell’associazione che li rappresenta. Le prenotazioni in febbraio e marzo sono invece allo stesso livello di prima dello scoppio della pandemia, ossia “molto soddisfacenti”. Sono in particolare le regioni di montagna a beneficiare della forte richiesta.

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