Svizzera

Vendite da record nel 2021 per il Gruyère Dop

In forte crescita la domanda dall’estero. Che, malgrado l’aumento della produzione, non è stato possibile soddisfare interamente

Piace sempre di più. Soprattutto all’estero
(Keystone)
16 febbraio 2022
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È stato un altro anno da record, quello appena trascorso, per il Gruyère Dop. Di cui sono state vendute 31’869 tonnellate, ossia circa 250 tonnellate in più rispetto all’anno precedente. In netta crescita anche le esportazioni, che con 14’168 tonnellate hanno raggiunto un nuovo primato (910 in più rispetto al 2020).

Nel dettaglio, il prodotto friborghese sta battendo i suoi record di vendita nell’Unione europea (8’427 tonnellate), ma anche negli Stati Uniti, dove per la prima volta è stata superata la soglia delle 4’000 tonnellate. Incrementata dalla pandemia, la domanda è stata così forte che, nonostante le scorte e l’aumento della produzione, l’industria non è riuscita a soddisfare tutti gli ordini provenienti dall’estero. In Belgio e nei Paesi del Nord europeo, 300 tonnellate non hanno potuto essere consegnate. «Non avevamo la merce; a mancare sono stati soprattutto i formaggi con una stagionatura più lunga», spiega Philippe Bardet, direttore dell’Interprofession du Gruyère Aop (Ipg).

L’alta richiesta dall’estero, la mancanza di disponibilità del prodotto e il fatto che i venditori abbiano favorito le esportazioni hanno avuto un impatto sul mercato interno: nel 2021 alcune promozioni non sono state offerte, e allora ciò si è tradotto in un minor consumo di Gruyère in Svizzera: rispetto al 2020, le vendite sono diminuite di 700 tonnellate, stabilendosi a quota 15’187, un livello comunque di ben poco inferiore al 2018 (15’202 tonnellate).

Secondo Bardet, «il mercato sta semplicemente andando troppo bene» per il fiore all’occhiello dell’economia casearia elvetica, nonostante un continuo aumento della produzione negli ultimi anni. Dal 2017, i volumi sono cresciuti di 3’800 tonnellate. L’anno scorso sono state prodotte 33’300 tonnellate, il 5% in più rispetto al 2020 (31’608 tonnellate).

Al di là di questo, l’industria dovrà ancora battersi per tutelare il marchio negli Stati Uniti. Secondo un tribunale americano che si è recentemente pronunciato sulla questione, il nome Gruyère è infatti un termine generico il cui uso non è limitato al formaggio prodotto in Svizzera e in Francia.

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