Svizzera

Disoccupazione, lieve aumento in Ticino e Grigioni

Rispetto a dicembre l’incremento è stato di 195 unità (col tasso che passa dal 3,1 al 3,2). A livello nazionale dati sostanzialmente stabili

In lieve crescita
(Ti-Press)
7 febbraio 2022
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La disoccupazione è rimasta stabile in Svizzera nel mese di gennaio, ma è lievemente aumentata in Ticino e nei Grigioni. Come in dicembre, a livello nazionale il tasso si è attestato al 2,6%, a fronte del 3,7% dello stesso mese dell’anno scorso e dell’analogo 2,6% del novembre 2019, prima della pandemia.

Stando ai dati diffusi oggi dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), il numero dei senza lavoro iscritti agli Uffici regionali di collocamento (Urc), che nel gennaio 2021 aveva toccato i massimi dal 2010 (oltre 261’000), è salito a 122’268, con un incremento di 540 rispetto a dicembre, ma una flessione di 47’485 sull’arco di dodici mesi. Va peraltro ricordato che nel giugno 2019 le persone senza impiego erano però ancora meno di centomila (97’222).

Ticino, il tasso sale al 3,2% (+0,1% rispetto a dicembre)

In Ticino nel gennaio 2022 il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,2% (+0,1 punti rispetto a dicembre, -0,9 su base annua), nei Grigioni all’1,4% (+0,1 e -0,6). I cantoni romandi rimangono i più colpiti dalla disoccupazione, pur restando tutti ampiamente sotto la soglia psicologica del 5%. Con un tasso del 4,4% il primato negativo spetta a Ginevra, seguono Giura (4,2%), Neuchâtel e Vaud (3,7%). Alti sono anche i valori di Basilea Città (3,4%) e Argovia (3,1%). Con un tasso dello 0,7%, Appenzello Interno è invece il cantone con meno disoccupati. Il motore economico della nazione, Zurigo, è al 2,3%, un po’ meno della media nazionale.

Il Ticino è al settimo posto fra i più toccati dal problema, mentre i Grigioni sono al sesto rango nella graduatoria dei meno colpiti. In termini assoluti, da Airolo a Chiasso si contano 5’472 disoccupati (+195 mensile, -1’496 annuo), mentre nel cantone con capoluogo Coira la cifra è di 1’523 (+34 e -592).

Tornando all’ambito nazionale, dai dati pubblicati dalla Seco emerge anche che il numero di giovani (15-24 anni) disoccupati è diminuito di 169 unità rispetto a dicembre a un totale di 10’400, cioè 7’366 persone in meno che un anno prima. Il tasso per questa fascia di età si è attestato al 2%, stabile sul mese e in flessione di 1,4 punti sull’anno. I lavoratori ultra 50enni sono al 2,8% (stabile e -0,7). I disoccupati di lunga durata (cioè quelli iscritti agli Urc da oltre un anno) erano 29’076, il 2,7% in meno di dicembre e il 5,2% in meno di dodici mesi prima: 383 giovani, 15’235 25-49enni e 13’363 ultra 50enni.

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