Svizzera

Anno caldo per la Rega: più missioni e più pazienti

Nel 2021, per la prima volta, superata quota 12mila persone soccorse. Meno missioni invece in Ticino: 779 contro le 842 dell’anno precedente

È stato un 2021 caldo, in tutti i sensi
(Ti-Press)
1 febbraio 2022
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Rega, mai così in alto. Nel 2021, per la prima volta, la Guardia aerea svizzera di soccorso Rega ha superato quota 12mila persone soccorse, per un totale di 18’017 missioni, pari a una media di 50 al giorno (il 10,7% in più rispetto ai dodici mesi precedenti). Nel suo complesso, il 2021 per la Rega è stato l’anno di maggiore attività della sua storia, con una media quotidiana di 34 pazienti trasportati e un totale di 12’284 (+10,3%).

A essere particolarmente sollecitati sono stati gli equipaggi d’elicottero: la centrale nazionale di soccorso aereo della Rega ha organizzato 14’330 missioni e gli elicotteri di salvataggio hanno volato l’8,1 per cento in più rispetto all’anno precedente (+8,1%). Sono aumentati sia il numero delle missioni di soccorso sul luogo dell’accaduto (8’444, +8,6%), sia quello dei voli di trasferimento da un ospedale all’altro (2’854, +9,2%). Cifre che, come sottolinea la stessa Rega, riflettono le buone condizioni meteorologiche durante l’estate e l’autunno e il comportamento della popolazione svizzera nel tempo libero.

In crescita è però anche il numero di sostenitori, arrivati a quota 3,678 milioni (+53mila). Le quote versate dai sostenitori, unitamente alle donazioni, permettono di coprire circa il 60% del budget annuale della Rega.

Sul fronte della pandemia, anche la Rega ha fatto la sua parte, trasportando un totale di 702 pazienti affetti da Covid (+53,9% rispetto al 2020): 471 (+49,1%) con l’elicottero di soccorso e 231 (+65%) a bordo di un jet ambulanza. Inoltre, come l’anno precedente, ha sostenuto le autorità nella gestione della pandemia, svolgendo attività supplementari: anche nel 2021, su richiesta della Confederazione, la centrale operativa della Rega ha ad esempio coordinato l’occupazione dei reparti di cure intense come ‘centro di coordinamento nazionale’, sostenendo così gli ospedali svizzeri. Nell’autunno 2021, come ‘centro di coordinamento per i rimpatri’, la Rega ha assunto anche il compito di coordinare le richieste di trasferimento presentate da società di assistenza nel caso di pazienti che necessitano di un trattamento intensivo e sono domiciliati in Svizzera.

Ticino in controtendenza

Mentre, nel suo complesso, in Svizzera è stato un anno caratterizzato dalla crescita degli interventi per la Rega, in Ticino il numero totale di interventi è calato: 779 contro gli 842 dell’anno precedente, di cui in 580 casi (606 in precedenza) per missioni primarie, 142 (184) secondarie e 58 (48) non mediche.

Per quanto concerne le persone che si sono ammalate o hanno avuto un incidente all’estero, gli equipaggi della Rega hanno rimpatriato 970 pazienti, 858 dei quali a bordo del jet ambulanza (+32,6%) e 112 su aerei di linea (+0,9%). L’incremento si spiega con l’aumento dei viaggi da parte della popolazione rispetto al primo anno di pandemia, quando i viaggi internazionali erano notevolmente diminuiti.

Fondata nel 1952, la Rega contava a fine anno oltre 3,6 milioni di sostenitori, 53’000 (+1,4%) in più di un anno prima.

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