Svizzera

Covid, quarantena e telelavoro fino a fine febbraio

Validità dei certificati di vaccinazione e guarigione ridotta a 270 giorni a partire dal 31 gennaio

(Keystone)
19 gennaio 2022
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In considerazione della situazione critica negli ospedali, il Consiglio federale ha deciso durante la seduta odierna di prorogare i provvedimenti contro la diffusione del coronavirus e di ridurre a 270 giorni la durata di validità dei certificati di vaccinazione e guarigione a partire dal 31 gennaio. Per l’entrata in Svizzera vale la regola 3G.

L’obbligo del telelavoro e la quarantena dei contatti restano in vigore fino alla fine di febbraio. Le regole 2G e 2G+ per alcuni spazi interni, l’estensione dell’obbligo della mascherina al chiuso, la regola 3G per le manifestazioni all’aperto a partire da 300 persone e la limitazione degli incontri privati continuano a essere valide provvisoriamente fino alla fine di marzo. “Il Consiglio federale verifica costantemente se l’evoluzione della pandemia consente di anticiparne la revoca e nella seduta del 2 febbraio discuterà di possibili allentamenti”, si legge nel comunicato. La decisione è stata presa dopo aver consultato i Cantoni, le parti sociali, le commissioni parlamentari competenti e le associazioni interessate. “Tutti i cantoni si sono espressi a favore di una proroga dei provvedimenti”, comunica il governo federale.

Adeguamenti al regime di test per chi entra in Svizzera

A partire da sabato 22 gennaio, per entrare in Svizzera le persone vaccinate o guarite non devono più presentare il risultato negativo di un test Pcr o antigenico rapido, mentre per le persone non vaccinate o non guarite il regime di test resta invariato. Per queste persone si rinuncia per contro all’obbligo di un secondo test da effettuarsi da 4 a 7 giorni dopo l’entrata in Svizzera, questo “a causa delle capacità limitate di effettuare test sul territorio nazionale”.

Per l’entrata in Svizzera si applica quindi la regola 3G. Il modulo di entrata ‘Passenger Locator Form’ (Plf) dovrà essere compilato unicamente dalle persone che entrano in Svizzera in aereo o con gli autobus a lunga percorrenza.

Dopo la consultazione, il Consiglio federale ha inoltre deciso altri adeguamenti, validi dal 25 gennaio. Viene revocato l’obbligo di registrare i dati di contatto, misura che interessa le discoteche e determinate manifestazioni con al massimo 50 persone in luoghi chiusi senza limitazione d’accesso come manifestazioni religiose.

“Visto l’elevato numero di casi attualmente registrato e la limitazione della quarantena dei contatti, la disponibilità di sufficienti capacità di tracciamento dei contatti non costituisce più un presupposto affinché i Cantoni possano autorizzare lo svolgimento di grandi manifestazioni”, comunica la Confederazione.

Ulteriori aggiustamenti riguardano le deroghe cantonali all’obbligo di limitare l’accesso a grandi manifestazioni all’aperto, la regola 3G per gli esami federali di maturità, la proroga della scadenza per il rilascio di un certificato a persone che per motivi medici non possono né farsi vaccinare né sottoporsi al test e l’adeguamento dell’ordinanza.

Cambiano le priorità per i test Pcr

Viste la grande richiesta di test e la già forte sollecitazione delle capacità dei laboratori, l’Ufficio federale della sanità pubblica raccomanderà ai Cantoni di attenersi al seguente nuovo ordine di priorità per i test Pcr:

  1. Persone a rischio con sintomi o persone a rischio dopo un contatto con una persona risultata positiva al test;
  2. Test ripetuti nelle strutture sanitarie (ospedali, cliniche, case per anziani, case di cura, istituti per persone con disabilità);
  3. Test ripetuti in infrastrutture critiche (definite dai Cantoni);
  4. Test di persone sintomatiche (possibile l’impiego di test antigenici rapidi);
  5. Test ripetuti nelle scuole;
  6. Test ripetuti nelle aziende;
  7. Test per viaggi di lavoro o privati (se richiesto un Pcr);
  8. Test su richiesta (per ottenere il certificato di test).

Per sgravare ulteriormente i laboratori di analisi dei test Pcr, dal 24 gennaio basterà provvisoriamente un test antigenico rapido positivo per ottenere un certificato svizzero di guarigione, valido soltanto in Svizzera per 270 giorni.

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