Si tratta dell’anticorpo monoclonale Sotrovimab e della terapia combinata di anticorpi monoclonali Casirivimab/Imdevimab
La Confederazione ha concluso con le aziende farmaceutiche GlaxoSmithKline SA e Roche Pharma (Svizzera) SA contratti per la prenotazione di due “medicamenti promettenti” contro il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Si tratta dell’anticorpo monoclonale Sotrovimab e della terapia combinata di anticorpi monoclonali Casirivimab/Imdevimab.
I medicamenti in questione sono pensati per pazienti ad alto rischio con forme gravi della malattia, ha indicato l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) in una nota. L’UFSP ha concluso i due contratti per avere accesso alle dosi monoclonali di anticorpi contro il Covid-19 su raccomandazione della task force scientifica Covid-19 della Confederazione.
Il primo contratto concerne 2’000 confezioni supplementari dell’anticorpo Sotrovimab, scoperto dall’azienda ticinese Humabs BioMed di Bellinzona e sviluppato da GlaxoSmithKline in partenariato con VIR Biotechnology.
Il secondo concerne invece fino a 4’000 confezioni della combinazione di Casirivimab/Imdevimab, sviluppata da Regeneron Pharmaceuticals in partenariato con Roche Holding. Gli importi di entrambi i contratti sono confidenziali, ha indicato l’UFSP.
Gli anticorpi monoclonali sono anticorpi clonati in coltura che vengono iniettati per via endovenosa al paziente allo scopo di neutralizzare il virus. Gli studi clinici di GlaxoSmithKline e di Regeneron mostrano che questi trattamenti possono offrire una protezione efficace contro le forme gravi della malattia, prosegue la nota.
Sotrovimab e Casirivimab/Imdevimab sono disponibili in Svizzera rispettivamente dal 30 settembre e dal 13 maggio di quest’anno su raccomandazione della task force scientifica Covid-19.
Nonostante Sotrovimab non sia stato ancora autorizzato sul mercato, può essere impiegato per il trattamento di pazienti Covid-19 già durante la procedura di omologazione in corso sulla base dell’ordinanza 3 Covid-19 e di una domanda di omologazione presentata.
Casirivimab/Imdevimab ha invece ottenuto l’omologazione giovedì scorso.
La Confederazione si fa carico dei costi dei trattamenti nel settore ambulatoriale finché non saranno rimborsati dall’assicurazione malattia obbligatoria, precisa l’UFSP.
La Confederazione ha già stipulato un altro contratto per un medicamento contro il Covid-19 con l’azienda svizzera MSD Merck Sharp & Dohme AG per la fornitura di un massimo di 8’640 confezioni di Molnupiravir.
In Svizzera la pillola anti-Covid non è ancora stata omologata. Con un adeguamento della relativa ordinanza, il preparato potrà tuttavia essere impiegato per il trattamento di pazienti Covid-19 durante la procedura di omologazione in corso.
A differenza dei due medicamenti di GlaxoKlineSmith e di Roche, il Molnupiravir di Merck è un antivirale e può essere somministrato per via orale.