Svizzera

Omicron presto dominante, ma fase endemica forse vicina

Secondo i virologi, gli alti tassi di vaccinazione e l’alto numero di persone guarite potrebbe indebolire gli effetti gravi del virus e renderlo endemico

(Keystone)
27 dicembre 2021
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Secondo quanto dichiarato alla Nzz dal capo della task force Tanja Stadler, la variante Omicron è destinata a diventare dominante “nei prossimi giorni” in tutta la Svizzera. E le fa eco Jürg Utzinger, direttore dell’Istituto svizzero di salute pubblica citato dal Blick: “Omicron non può essere fermata, il contagio è inevitabile”. Ma, almeno secondo i dati che arrivano dal Sudafrica, ci si avvia forse verso il passaggio da una fase epidemica a una endemica del virus. Come spiega Utzinger, in Sudafrica l’alto tasso di contagi e di decessi di persone a rischio nelle ondate precedenti è alla base del numero contenuto di ospedalizzazioni, poiché chi è guarito è protetto per metà da un decorso grave. A ciò, aggiunge il medico, si unisce il 33% circa di persone vaccinate. “Questo indicherebbe uno spostamento verso una fase endemica, cioè una fase in cui il virus continua a circolare nella popolazione, ma con meno danni”, conclude Utzinger.

Simili conclusioni trae Christian Drosten, uno dei più popolari virologi in Germania intervistato dalla SonntagsZeitung: “Presumo che Omicron sarà la variante di Sars-CoV-2 che ci accompagnerà nella fase endemica”, ha detto il virologo secondo cui Omicron, a causa della sua elevata contagiosità, diventerà così il primo virus “post-pandemico”. Secondo Drosten, che cita i casi di Sudafrica, Inghilterra e Scozia, la crescente immunizzazione della popolazione dovuta agli alti tassi di vaccinazione e ai numeri consistenti di persone guarite sarebbe la causa dell’indebolimento degli effetti del virus. “Il Sudafrica e la Gran Bretagna sono in ogni caso sulla via di una situazione endemica”, è la dichiarazione di Drosten condivisa dal virologo sudafricano.

Christian Drosten cita gli esempi del Sudafrica, dell’Inghilterra e della Scozia, che sembrano essere più avanti della Svizzera e dell’Europa centrale. In Gran Bretagna, il tasso di vaccinazione è alto. Poiché molte persone sono già infette, la popolazione ha anche un alto livello di immunità, dice il virologo. Secondo gli ultimi studi, l’indebolimento dell’effetto patogeno è dovuto principalmente a questa crescente immunità della popolazione. “Il Sudafrica e la Gran Bretagna sono in ogni caso sulla via di una situazione endemica”.

Tuttavia, secondo il virologo tedesco, non è il momento di allentare le restrizioni, a causa dell’alto numero di persone oltre i 60 anni ancora non vaccinate né guarite: far circolare il virus liberamente in questa situazione comporterebbe inevitabilmente una saturazione delle cure intense e un numero consistente di decessi. Drosten pone l’accento sulle possibili difficoltà per le infrastrutture e i servizi pubblici, come polizia e vigili del fuoco così come per molti settori dell’economia, nel caso in cui molti lavoratori siano contagiati e messi in isolamento contemporaneamente.

Lo scienziato tedesco, di fronte a un peggioramento ulteriore della situazione, si spinge a ipotizzare l’introduzione, per l’accesso ai grandi eventi e ai locali pubblici, di una regola di emergenza “1G”, ovvero di riservare l’ingresso solo a persone che hanno già ricevuto la terza dose. Questo perché “con la variante Delta, le regole 2G e 3G possono bastare, ma ora Omicron sta dettando le regole”. Molti Paesi, sottolinea Drosten, sono giunti all’inverno con un tasso di vaccinazione molto basso, ciò che non ha reso possibile stabilizzare la situazione in estate.

La prossima estate, tuttavia, potrebbe essere “rilassata”, con il peggio lasciato alle spalle pur se in mezzo a due ondate, ovvero quella attuale fino a Pasqua e una prossima in autunno: accelerando il passo e ricorrendo a vaccini adattati alla nuova variabile, per allora potrebbe essere raggiunta definitivamente la fase endemica, con la conseguente fine di quella pandemica.

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