Svizzera

Inflazione e Covid le preoccupazioni degli svizzeri per il 2022

Secondo un sondaggio di comparis.ch 4 persone su 5 sono in ansia per la pandemia. Molti i pessimisti circa l’aumento dell’affitto o delle spese del mutuo

(Ti-Press)
27 dicembre 2021
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Anche nel 2022 gli svizzeri continueranno a essere pessimisti sul nuovo anno. Secondo un sondaggio rappresentativo di comparis.ch quattro persone su cinque sono in ansia per il coronavirus, e otto su dieci temono l’inflazione.

Un intervistato su sei, poi, crede che nel 2022 la propria situazione economica peggiorerà: “Le nuove varianti del coronavirus, le nuove misure anti-Covid e l’aumento dei prezzi fanno crescere per molti il senso di insicurezza”, afferma Michael Kuhn, esperto Comparis in credito ai consumatori citato in un comunicato odierno.

Come motivo del peggioramento della situazione economica, è molto più alto che in passato il numero di quelli che indicano un aumento dell’affitto o delle spese per gli interessi del mutuo. Il 15% infatti si aspetta costi più elevati: una percentuale quasi tre volte superiore rispetto a quella registrata a dicembre 2020 (5%). “Solitamente l’inflazione si combatte con tassi più alti, il che porta ad affitti più costosi e tassi ipotecari in aumento”, spiega Michael Kuhn.

Il 55% dei pessimisti indica il lavoro ridotto, una perdita dell’impiego (propria o del partner), un grado di occupazione minore (proprio o del partner) o, tra i lavoratori autonomi, un calo del fatturato: un anno fa erano il 68%. Il calo è dovuto alla quota decisamente inferiore di dipendenti che prevedono un regime in lavoro ridotto, passata dal 19% di un anno fa al 9%.

Nonostante la massiccia riduzione, anche i premi di cassa malati continuano a impensierire gli svizzeri. Il 37% degli intervistati che si aspetta un peggioramento della propria situazione finanziaria dichiara che i premi di cassa malati sono diventati più costosi (a fine 2020 erano il 39%). “Il fatto che, visti i premi più bassi per il 2022, il 37% affermi di dover pagare di più, è sintomo di una mancanza di informazione. Chi si ritroverà a pagare di più l’anno prossimo avrebbe dovuto cambiare cassa malati o perlomeno il modello assicurativo”, afferma Felix Schneuwly, esperto Comparis di assicurazione malattia.

Tra gli intervistati più ottimisti spicca il punto “investimenti” (per esempio azioni): il 24% (il valore più alto di sempre) si aspetta aumenti in questo ambito. Altri motivi spesso citati per un possibile miglioramento della propria situazione economica sono: “Io o il mio partner avremo un lavoro meglio retribuito” (33%) e “io o il mio partner prevediamo un aumento di stipendio” (31%).

Il dibattito sul clima continua a influire poco sulle scelte finanziarie e nei consumi. Dall’inizio del sondaggio annuale nel 2019, circa il 70% degli intervistati ha dichiarato che questo tema ha poco o nessun effetto sulle proprie decisioni concrete. In termini di regioni linguistiche, l’influsso del dibattito sul clima è maggiore nella Svizzera italiana, dove più del 36% degli intervistati gli attribuisce un peso considerevole. Nelle regioni francofone e di lingua tedesca, le percentuali sono rispettivamente del 22 e del 23%.

Il sondaggio rappresentativo è stato condotto nel mese di dicembre 2021 dall’istituto di ricerche di mercato Innofact, su incarico di comparis.ch, e ha coinvolto 1’045 persone in tutte le regioni della Svizzera.

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