Svizzera

Berna, 11 anni di carcere a padre omofobo per tentato assassinio

Nel 2019 l’uomo ha pugnalato più volte con un coltello da cucina la figlia transessuale, oggi 19enne, gridando: ‘Tu sei gay!’

La vittima ha perso da un litro a un litro e mezzo di sangue (Ti-Press)
23 dicembre 2021
|

Il Tribunale cantonale bernese ha confermato oggi, 23 dicembre, la condanna per tentato assassinio contro un padre iracheno che nel maggio 2019 ha aggredito con un coltello da cucina la figlia transessuale – oggi 19enne – nella loro residenza nell’Emmental. Dovrà trascorrere 11 anni in carcere. Nata maschio, la ragazza si rese conto all’età di nove anni che “non viveva nel corpo giusto”. Iniziò così progressivamente a vestirsi e a truccarsi come una femmina ribellandosi sempre più al padre, ha detto l’interessata in una intervista pubblicata un anno fa da ‘20 Minuten’. Una sera, dopo essere tornata a casa tardi, si era addormentata nel soggiorno dell’appartamento di famiglia. Improvvisamente giunse il padre che le gridò: “Sei gay? Tu sei gay!”, per poi pugnalarla più volte con un coltello da cucina. La ragazza riuscì a scappare dai vicini, coperta di sangue. La sua tiroide era tagliata e la trachea bucata. In totale ha perso da un litro a un litro e mezzo di sangue. Secondo l’accusa, è fortunata di essere ancora in vita. Il caso è giunto al Tribunale cantonale poiché l’iracheno ha fatto ricorso contro la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale regionale dell’Emmental-Oberaargau dopo un processo indiziario. Martedì, l’avvocato della difesa ha domandato l’assoluzione dell’imputato, che nega i fatti. La Procura ha invece chiesto la conferma della condanna, ottenendo ragione.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE