Lo mostra un’analisi dell’Ufficio federale di statistica (Ust). Il divario maggiore nel costo delle prestazioni sanitarie, dell’istruzione e della carne
Il livello dei prezzi in Svizzera è superiore di quasi il 60% a quello dell’Ue: raggiunge infatti 159 punti su una scala che vede l’Unione europea a 100. Lo mostra un’analisi pubblicata oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Stando all’indice – che si basa su dati del 2020 – i paesi più cari, dopo la Confederazione, sono Islanda (145 punti), Norvegia (141) e Danimarca (133). Per quanto concerne i principali vicini della Svizzera, l’Austria (114) è un passo davanti a Germania (111), Francia (109) e Italia (99). La classifica è chiusa da Montenegro (50), Macedonia del Nord (46) e Turchia (41).
L’indice indicato rappresenta una media nazionale: a livello di singole categorie di prodotti o servizi gli scarti sono ancora più marcati. I valori più elevati nella repubblica dei 26 Cantoni vengono registrati nel campo delle prestazioni sanitarie stazionarie: se l’Ue presenta un indicatore a 100, quello elvetico è di 309. Al secondo e terzo posto figurano rispettivamente l’istruzione (276) e la carne (252).