Svizzera

Berset spinge per accelerare il ritmo delle vaccinazioni

Il Ministro della sanità ha incontrato stamane i direttori cantonali della sanità

(Keystone)
13 dicembre 2021
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Il Ministro della sanità Alain Berset ha incontrato stamane i direttori cantonali della sanità e l’accento è stato posto in particolare su vaccinazioni e booster. A fine mese 3,3 milioni di persone dovrebbero poter aver accesso alla terza dose.

Berset ha affermato in conferenza stampa che “non si vede ancora un effetto delle misure prese da Confederazione e Cantoni nelle scorse settimane”. A proposito di vaccinazioni e booster, il consigliere federale ha indicato che attualmente “2 milioni di persone hanno accesso alla terza dose e saranno 3,3 milioni a fine mese”. Si tratta in particolare delle persone che hanno ricevuto la seconda dose da più di 6 mesi.

Il consigliere federale ha anche affermato che ogni giorno si apprende un po’ di più sulla variante Omicron ma che “non sappiamo cosa significhi per la popolazione svizzera, con un’età media di 42 anni, ad esempio rispetto ai 27 del Sudafrica. Ciò rappresenta una grande differenza”, ha detto Berset.

Il presidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità, Lukas Engelberger, ha detto in conferenza stampa che “nuove misure sono necessarie”, senza però entrare nei dettagli. Ha inoltre aggiunto che “questa settimana verrà probabilmente superato il numero di 300 pazienti Covid in cure intense”.

Il lavoro e la collaborazione con la Conferenza dei direttori cantonali della sanità si è intensificato in questi due anni con uno scambio costante e continuo. “Abbiamo lo stesso obiettivo: superare la pandemia”, ha detto Berset.

‘È tempo di vaccinarsi’

Rispondendo a una domanda, la responsabile della sezione controllo delle infezioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), Virginie Masserey, ha indicato che nell’ultima settimana ci sono state 5’700 prime vaccinazioni.

Una cifra positiva: Berset ha ribadito che “le persone non ancora vaccinatesi non vengono giudicate” aggiungendo che “è tempo di vaccinarsi”.

Il consigliere federale ha inoltre accennato alla vaccinazione per bambini dai 5 ai 12 anni. Questa, se raccomandata dagli esperti, sarà disponibile al più tardi da inizio gennaio con mezzo milione di dosi. Berset ha inoltre precisato che si tratta di un vaccino specifico per i bambini. Sono 600’000 i piccoli in questa categoria d’età in Svizzera, ha indicato Masserey.

‘Una società aperta’

La differenza rispetto alla situazione di un anno fa, è che “tutto è rimasto aperto”, ha detto il consigliere federale. “Il nostro obiettivo è una società aperta e funzionante, ma monitorando la situazione sanitaria”.

Berset ha comunque ribadito che la situazione rimane tesa, la variante Delta ha infatti raggiunto l’incidenza più alta nel Paese dalla sua apparizione, e gli ospedali risentono della pressione provocata dalla quinta ondata. È quindi essenziale che i Cantoni prendano, se necessario, misure più severe della Confederazione.

Nessuna decisione è stata presa sulla consultazione lanciata venerdì scorso dal Consiglio federale: imporre la cosiddetta regola 2G (dal tedesco “geimpft oder genesen”) così come l’uso di mascherine in tutte le aree interne o la chiusura di alcuni stabilimenti.

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