Svizzera

La misoginia potrebbe essere presto penalmente perseguibile

Una mozione Ps ampiamente sostenuta dagli altri partiti chiede di estendere la legge contro l’omofobia all’odio e all’incitamento alla violenza di genere

(Fonte: Facebook)
13 dicembre 2021
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Dopo l’approvazione della legge che rende penalmente perseguibile l’omofobia, approvata lo scorso 26 settembre in votazione popolare, anche l’odio e l’incitamento alla violenza di genere, sia verso le donne sia verso gli uomini, potrebbero diventare presto un crimine. Ciò è l’intento, come riporta il Blick, di una mozione della consigliera nazionale socialista Min Li Marti che trova ampio sostegno anche negli altri partiti.

L’annuncio dell’atto parlamentare prende le mosse dalla recente condanna, quest’estate, di un gruppo di tifosi dell’FC Sciaffusa che durante una partita contro il Winterthur nel 2019 avevano esposto uno striscione che recitava “Winti Fraue figgä und verhaue”, letteralmente “scopiamo e picchiamo le donne di Winterthur”: atto che aveva suscitato numerose reazioni anche a livello politico fra cui quella della stessa Marti che all’epoca aveva dichiarato che “l’incitamento all’odio e gli appelli alla violenza contro le donne sono ancora una realtà nella nostra società – e che alcune persone li considerano come semplici peccatucci”.


(Fonte: Facebook)

La proposta di modifica della legge, che dovrebbe suscitare un dibattito in parlamento, ha discrete possibilità di raccogliere una maggioranza, dato che diverse esponenti politiche di Plr, Centro, Partito Evangelico, Verdi e Verdi Liberali hanno annunciato il sostegno alla mozione. Analogo consenso anche per una seconda mozione della consigliera nazionale socialista Tamara Funiciello che chiede di migliorare la situazione giuridica delle donne: ciò in seguito a un caso di stupro avvenuto quattro anni fa a Reinach e finito davanti al Tribunale Federale: in quel caso, un uomo, dopo aver fatto sesso consensuale con una donna conosciuta durante una serata in un locale, aveva poi fatto entrare nella camera un collega che l’aveva stuprata, vicenda conclusa con la condanna dello stupratore e l’assoluzione del complice. “Non vogliamo vivere in una società dove è accettabile assistere a uno stupro e non fare nulla per prevenirlo”, dice Funiciello, la cui mozione ha raccolto il sostegno di esponenti dell’Udc, del Plr, del Centro e dei Verdi Liberali che l’hanno sottoscritta, e ha dunque ampie possibilità di sfociare in una modifica di legge.

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