Svizzera

Svizzera, il governo punta a potenziare internet

La necessità è emersa con la diffusione del telelavoro e dell’insegnamento a distanza. L’implementazione dell’accesso dovrà essere sancito in un’ordinanza

Simonetta Sommaruga direttrice del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni
(archivio Keystone)
10 dicembre 2021
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La diffusione del telelavoro a causa della pandemia ha reso ancor più impellente il potenziamento di Internet, un passo richiesto da tempo anche da Parlamento e Cantoni. Dal 2024, il Consiglio federale includerà quindi nel servizio universale (ora detenuto da Swisscom) un accesso ad alta velocità di 80/8 Mbit/s pensato in particolare per le regioni discoste.

Tale potenziamento dovrà essere sancito nell’ordinanza sui servizi di telecomunicazione, stando a una decisione odierna dell’esecutivo che ha avviato la consultazione fino al 25 marzo sulla relativa revisione di legge.

L’aumento del telelavoro e dell’insegnamento a distanza causato dalla pandemia di coronavirus ha evidenziato quanto sia importante disporre di servizi a banda larga affidabili e performanti, ha affermato davanti ai media la consigliera federale Simonetta Sommaruga.

Ciò vale per tutte le cerchie della popolazione in tutte le regioni della Svizzera, ha aggiunto la ministra delle comunicazioni, secondo cui va evitato un divario digitale tra chi ha accesso alla banda larga e chi no. Per la popolazione come anche per le imprese è importante avere un accesso veloce a Internet, ha spiegato la ministra socialista, aggiungendo che ciò è importante sia per l’economia che per la coesione del Paese.

Per quanto attiene alla concorrenza, Sommaruga ha spiegato che l’offerta di Swisscom sarà sussidiaria e su richiesta: laddove c’è già un operatore privato non sarà necessario che anche il concessionario faccia altrettanto. Con tale soluzione si evita di uccidere la concorrenza. Un accesso all’Internet veloce dovrebbe costare sui 60 franchi, al posto dei 45 attuali per gli odierni 10 megabyte al secondo, ha aggiunto la consigliera federale bernese.

Il costo, orientato su quello che si trova sul mercato, dovrebbe rimanere abbordabile per chiunque. Qualora un operatore privato dovesse offrire un servizio a un prezzo superiore, allora il concessionario sarebbe obbligato a farsi avanti.

Circa i costi per Swisscom, si stima che attualmente 400mila economie domestiche non abbiano accesso all’internet veloce: qualora 100mila famiglie dovessero farne richiesta, il costo per Swisscom sarebbe di circa un miliardo di franchi, ha affermato Sommaruga. Per le altre famiglie, si parte dal principio che saranno i privati a occuparsene. Anche in ragione dei costi per Swisscom, l’operatore non sarà obbligato a optare per una tecnologia precisa (principio della neutralità tecnologica che verrà sancito per legge), ma per quella migliore disponibile.

Stando al Governo, a partire dal 2021 un collegamento Internet con una velocità di download e di upload di 80 Mbit e 8 Mbit al secondo completerà l’attuale offerta minima di 10/1 Mbit/s. Per adattare la portata della copertura è necessaria una revisione dell’ordinanza sui servizi di telecomunicazione (Ost). La modifica d’ordinanza contiene esplicitamente il principio della sussidiarietà.

Il servizio universale è attualmente fornito da Swisscom, la cui concessione scade a fine 2022. Poiché l’attuazione delle nuove disposizioni e il successivo rilascio della nuova concessione per il servizio universale richiedono tempo supplementare, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) sarà in contatto con la Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) affinché non risultino lacune nella fornitura del servizio universale. In questo modo, la ComCom potrà prorogare in modo adeguato la concessione in vigore.

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