Svizzera

Stop ai viaggi per chi è ammesso provvisoriamente in Svizzera

Il Nazionale si allinea al Consiglio degli Stati. Ai titolari di un permesso F non sarà consentito muoversi nemmeno all’interno dello spazio Schengen.

Esame caso per caso
(Keystone)
6 dicembre 2021
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Berna – Le persone ammesse provvisoriamente in Svizzera non saranno di regola autorizzate a viaggiare, nemmeno all’interno dello spazio Schengen. Lo ha deciso il Consiglio nazionale allineandosi così agli Stati in merito alla pertinente modifica della Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione.

Con questa decisione, le eccezioni per i viaggi all’interno dello spazio Schengen continueranno ad essere regolate a livello di ordinanza e approvate caso per caso, ha spiegato Marco Romano (Centro/TI) precisando che non si tratta di un inasprimento della legge ma della conferma della prassi attuale.

Esame caso per caso

Secondo il diritto attuale i viaggi in altri Paesi sono possibili previa autorizzazione, ha spiegato la consigliera federale Karin Keller-Sutter, citando ad esempio i casi di grave malattia o decesso di un famigliare, ma anche da motivi umanitari.

La sinistra e i Verdi liberali si sono battuti invano per mantenere la decisione del Nazionale di prima lettura, ossia per consentire i viaggi in casi eccezionali, come gite scolastiche, importanti eventi sportivi e culturali o visite a famigliari stretti. Le eccezioni previste dall’ordinanza sono invece troppo restrittive, ha deplorato Ada Marra (PS/VD).

La legislazione vigente che era pensata per impedire alle persone ammesse provvisoriamente di viaggiare verso il loro Paese d’origine si è trasformata in un divieto generale di viaggio, ha sostenuto Corina Gredig (PVL/ZH). Questa è una chiara violazione dei diritti fondamentali, ha criticato, invano, la zurighese.

Critiche da Osar e Unhcr

L’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR) e l’Agenzia dell’ONU per i profughi (UNHCR) ritengono sproporzionato e deplorano il divieto di viaggio approvato oggi dal parlamento federale.

La proibizione non rende giustizia alla difficile situazione di numerose famiglie che sono state separate a causa della fuga e della persecuzione e che hanno trovato rifugio in vari Stati del cosiddetto Spazio Schengen, scrive l’ufficio dell’UNHCR per la Svizzera e il Liechtenstein in un comunicato diffuso questa sera. Si tratta di un’imposizione che peggiora ulteriormente la situazione giuridica degli interessati.

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati auspica che la Segreteria di Stato della Migrazione (SEM) utilizzi il margine di manovra legale rimanente a livello di ordinanza e permetta alle persone di viaggiare all’estero in casi umanitari urgenti.

Dal canto suo l’OSAR chiede al Consiglio federale di non imporre ulteriori restrizioni nelle disposizioni esecutive. Al contrario - aggiunge - è imperativo che le possibilità di eccezioni esistenti siano mantenute e completate. Secondo l’OSAR, questo divieto di viaggio è incompatibile con i diritti fondamentali protetti sia dal diritto costituzionale che internazionale, come la libertà di movimento e il diritto alla vita familiare.

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