Svizzera

Il Tf: ritirata a un medico la licenza di prescrivere metadone

La dottoressa zurighese aveva venduto farmaci sottoposti a prescrizione a tossicodipendenti pur non essendo autorizzata alla vendita

(Keystone)
30 novembre 2021
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Il Dipartimento della sanità del Canton Zurigo ha ritirato in modo assolutamente opportuno la licenza speciale conferita a un medico per prescrivere metadone a eroinomani, ha stabilito il Tribunale federale (TF). La dottoressa aveva venduto farmaci sottoposti a prescrizione a tossicodipendenti.

La misura era stata ordinata come provvedimento preventivo nel 2016 dopo un’ispezione dello studio medico da parte del servizio cantonale di controllo degli agenti terapeutici. La polizia aveva indicato all’autorità sanitaria che la specialista di medicina interna era nota negli ambienti della droga per la fornitura di farmaci sottoposti a prescrizione.

Un’indagine nella banca dati MESA, in cui sono catalogati gli acquisti di sostanze che creano dipendenza, ha rivelato che la professionista aveva ordinato grandi quantità di Dormicum e Pethidin, anche in confezioni da 100 compresse, previste per gli ospedali.

Anche se la donna era autorizzata a prescrivere il metadone, non gestiva una farmacia collegata al suo studio medico e non era autorizzata a vendere medicinali. Inoltre non ha documentato la fornitura dei farmaci.

Infrazione a leggi stupefacenti e farmaci

Nel 2017, la dottoressa è stata condannata con decreto d’accusa per infrazione alla Legge sugli agenti terapeutici (LATer) e quella sugli stupefacenti (LStup) a una pena pecuniaria sospesa di 120 aliquote giornaliere di 120 franchi ciascuna e a una multa di 10’000 franchi.

In seguito a questa decisione del Ministero pubblico, il medico cantonale ha inoltre ordinato il ritiro dell’autorizzazione speciale relativa al metadone. La donna non è più stata autorizzata neppure a trattare pazienti dipendenti da droghe con medicinali regolamentati dalla LStup. Contro la professionista è pure stato pronunciato un avvertimento.

In una sentenza del 4 novembre pubblicata oggi, il TF ha respinto il ricorso della donna contro il ritiro della licenza speciale per prescrivere metadone. Afferma che il Tribunale amministrativo zurighese non ha mostrato arbitrarietà nell’esame delle prove.

Medicinali per 700 pazienti

La sentenza di quest’ultima Corte mostra che nel 2013 la ricorrente ha ordinato un numero di confezioni da 100 pillole 21 volte superiore alla media dei suoi 152 colleghi. In alcuni anni, le ordinazioni hanno persino raggiunto 34 volte questa media. Si noti che la dose per paziente è di quattordici compresse di Dormicum in un ciclo di due settimane di trattamento, il tutto sotto stretta supervisione.

Anche ipotizzando una doppia dose di Dormicum, i giudici della Corte amministrativa hanno calcolato che con le 21’000 compresse ordinate nel 2013 il medico avrebbe dovuto trattare circa 700 insonni profondi. Un tale scenario sembra inverosimile, ha sostenuto la Corte zurighese.

Non c’è inoltre alcuna indicazione che dei farmaci siano stati restituiti ai fornitori. Il tribunale zurighese ha quindi concluso che la donna li aveva dati ai pazienti nel corso del suo lavoro, in particolare sotto forma di confezioni da 100 compresse.

La ricorrente ha sostenuto che non era stato stabilito che i quantitativi indicati in MESA le fossero stati effettivamente consegnati. Non era neppure stato provato che avesse fornito queste medicine ai suoi pazienti.

Secondo i supremi giudici di Losanna, la donna non ha però presentato alcun argomento che permetta di mettere in dubbio la versione del tribunale inferiore.

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