votazioni cantonali

A Zurigo legge sull’energia pulita, in Vallese stop ai predatori

A Ginevra si potranno destituire i consiglieri di Stato, eredità del caso Maudet. A Basilea Campagna nuovo piano di integrazione per gli stranieri

Operazioni di voto a Zurigo (Keystone)
28 novembre 2021
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Oltre che sui tre temi federali, in 10 cantoni d’oltralpe si è votato oggi anche su questioni di carattere locale. Ecco un riepilogo dei principali risultati.

- A Ginevra si potrà destituire un consigliere di Stato dal suo incarico a partire dalla prossima legislatura, nel 2023. I votanti hanno infatti accolto con il 56% delle schede un progetto di legge costituzionale elaborato dal governo che consente la rimozione di un membro del Consiglio di Stato. L’oggetto in votazione può essere considerato un’eredità della vicenda Maudet. Sarà possibile “licenziare” un membro del governo in caso di perdita di fiducia o di un grave problema di salute. Con il 77,9% di consensi gli elettori hanno accolto anche l’altro oggetto in votazione – l’iniziativa cantonale “Per l’abolizione dei vitalizi per i consiglieri di Stato”, presentata dal partito dei Verdi liberali (Pvl), e il relativo controprogetto adottato dal Gran Consiglio – derivante anch’esso dalla vicenda Maudet. La proposta accolta oggi chiedeva che i membri del governo come pure il cancelliere ricevano il 70% del loro ultimo stipendio per un massimo di 24 mesi. Questo allinea i loro benefici a quelli dell’assicurazione di disoccupazione.

- L’abbattimento facilitato di orsi, linci, sciacalli e lupi è cosa fatta in Vallese: oggi alle urne i votanti hanno detto sì nella misura del 62,7% all’iniziativa popolare cantonale “Per un canton Vallese senza grandi predatori”. L’esito dello scrutinio non ha riservato sorprese. In realtà l’iniziativa non porterà grossi cambiamenti: il governo ha sottolineato che la maggior parte delle sue richieste sono già ampiamente applicate e per il resto il cantone dispone di un margine di manovra minimo rispetto al diritto federale. Si trattava piuttosto di mandare un chiaro segnale a Berna.

- A Zurigo gli elettori hanno accolto la nuova legge cantonale sull’energia, che introduce nuove norme per il trattamento termico degli edifici, con il 62,6% di voti. Attualmente in caso di ristrutturazione, buona parte dei sistemi di riscaldamento a olio o gas vengono sostituiti da un sistema analogo a combustibile fossile. Ciò impedisce al cantone di raggiungere l’obiettivo climatico di riduzione dei gas a effetto serra a zero entro il 2050. Per questo motivo Governo e Gran Consiglio hanno proposto modifiche alla legge sull’energia che impongano la sostituzione dei sistemi di riscaldamento ricorrendo a tecnologie sostenibili e neutrali dal punto di vista climatico.

- Basilea Città ha confermato la sua sensibilità nei confronti degli inquilini: il 53,1% degli elettori ha detto sì all’iniziativa cantonale “Ja zum echten Wohnschutz!” (“Sì alla vera protezione degli alloggi!”). Per gli iniziativisti, bisogna proteggere maggiormente gli inquilini anziani e coloro che non dispongono di molto denaro come pure considerare maggiormente gli aspetti ecologici quando si procede a ristrutturazioni.

- A Basilea Campagna dalle urne è uscito un chiaro sì al programma di integrazione della popolazione straniera del cantone approvato dal Gran Consiglio che prevede spese per circa 1,5 milioni di franchi. La proposta è stata accolta dal 58,9% dei votanti. Il programma prevede corsi di tedesco per i migranti, colloqui di benvenuto per i nuovi arrivati di lingua straniera e un sostegno precoce della lingua tedesca per i bambini nel 2022 e 2023. Contro di esso l’Udc ha presentato un referendum.

- I votanti del canton Lucerna hanno accolto oggi alle urne con quasi il 65% dei suffragi un credito di circa 177 milioni di franchi destinato alla costruzione di nuovo edificio amministrativo a Emmenbrücke. Si tratta di un ambiente moderno e funzionale che dal 2026 ospiterà circa 1’450 dipendenti dell’amministrazione cantonale.

- Il 59,3% degli elettori di Obvaldo ha detto sì oggi alle urne a una modifica della legge sulla salute, accolta all’unanimità dal Gran Consiglio: essa si limita essenzialmente a un allineamento con la legge federale in vigore. Contro di essa l’associazione “Miär stand zäma” (“siamo uniti”) ha lanciato un referendum, soprattutto contestando le disposizioni riguardanti le vaccinazioni obbligatorie.

- A Neuchâtel votanti hanno detto un sì convinto a un credito di 186 milioni di franchi, di cui 73 milioni a carico del cantone, per la realizzazione della tangenziale est di La Chaux-de-Fonds. La quota dei favorevoli è stata del 77,1%.

- Il 68% dei votanti di Sciaffusa ha accolto oggi alle urne la revisione parziale della legge fiscale che vanta due punti principali: gli adattamenti alla legge federale e una flessibilizzazione dell’aliquota d’imposta sui profitti mediante una tassazione supplementare.

- I votanti del canton Uri hanno accolto oggi alle urne con il 68,8% di preferenze un credito di 11 milioni di franchi per la costruzione a Schattdorf di un nuovo capannone destinato ad accogliere materiale e macchinari per la manutenzione delle strade cantonali.

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