Svizzera

Per le economie domestiche reddito medio 2019 a 6’600 franchi

Secondo l’Ufficio federale di statistica (Ust), tuttavia, il 60% delle economie domestiche aveva un reddito disponibile inferiore alla media svizzera

(Ti-Press)
23 novembre 2021
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Nel 2019 il reddito medio disponibile delle economie domestiche in Svizzera ammontava a 6’609 franchi al mese. Il 31,0% del budget, vale a dire 2’973 franchi, è stato utilizzato per le spese obbligatorie quali imposte, spese sociali e premi delle casse malattia. Tolte tutte le spese, alle economie domestiche rimanevano in media 1’232 franchi al mese.

Nell’anno in rassegna, tuttavia, non tutte le economie domestiche disponevano di 6’609 franchi al mese: il 60% di loro presentava un reddito disponibile inferiore al valore medio svizzero, secondo le cifre pubblicate oggi dall’Ufficio federale di statistica (Ust).

Il reddito disponibile dell’economia domestica corrisponde al reddito lordo tolte le spese obbligatorie. Vi rientrano i redditi di tutti i membri dell’economia domestica, che in media in Svizzera si compone di 2,11 persone. Spesso il livello dei redditi delle economie domestiche composte da una sola persona è più basso di quello costituito di più persone, al quale possono appunto contribuire più membri, sottolinea l’Ust.

Oltre ai salari e alle indennità percepiti mensilmente, nel reddito dell’economia domestica rientrano anche i versamenti annuali, come ad esempio la tredicesima effettivamente pagata, le rendite, le prestazioni sociali e i versamenti provenienti da altre economie domestiche, nonché i redditi da capitale, come interessi e dividendi.

Il lavoro principale fonte del reddito

Nel 2019 il reddito da lavoro ha costituito la parte principale del reddito lordo (in media il 73,4%), seguito dalle rendite e dalle prestazioni sociali (21,0%).

Per gran parte delle economie domestiche i redditi patrimoniali hanno rivestito invece un ruolo marginale (in media il 4,0% del reddito lordo), mentre superavano il 5% del reddito lordo solo per circa un settimo delle economie domestiche.

12,3% per le imposte

Sui 2’973 franchi di spese obbligatorie, le imposte sono state la voce principale con in media 1’180 franchi ovvero il 12,3%. I contributi di assicurazione sociale hanno rappresentato il 9,9% del reddito lordo e i premi per l’assicurazione malattia obbligatoria il 7%.

Più della metà (52%) del reddito lordo è stato speso in beni di consumo. Le spese per l’alloggio e l’energia sono state l’onere maggiore per il bilancio, con 1’381 franchi o il 14,4%.

Altre voci importanti sono state le spese per cibo e bevande non alcoliche (6,6%), trasporti (7,4%), servizi di ristorazione e alloggio (5,8%) e tempo libero e cultura (5,3%).

Una volta coperte tutte le spese, alle economie domestiche rimanevano in media 1’232 franchi al mese, ossia il 12,9% del reddito lordo da destinare al risparmio.

Generalmente le economie domestiche delle classi reddituali più basse (reddito lordo inferiore a 4’500 franchi) non sono riuscite a mettere da parte nulla, anzi, spesso hanno speso più di quanto percepito. Questo fenomeno è riconducibile tra l’altro al fatto che in questa classe figura una quota proporzionalmente elevata (quasi il 55%) di economie domestiche composte da pensionati, il cui budget domestico è finanziato in parte dall’erosione della sostanza.

Effetto della pandemia

L’Ust precisa che per il 2020 e il 2021, la pandemia di Covid-19 ha lasciato e sta ancora lasciando il segno sui bilanci delle famiglie. La chiusura imposta per lunghi periodi ad ambienti culturali come il cinema ha avuto un impatto sulle spese in questi ambiti.

La spesa per il carburante è stata indirettamente colpita a causa delle chiusure e del telelavoro.

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