Svizzera

Stranieri in assistenza ed espulsione, la prassi rimanga com’è

La Commissione istituzioni politiche degli Stati non ritiene sia necessario legiferare nel caso di persone in Svizzera da oltre dieci anni e in assistenza

(Keystone)
17 novembre 2021
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Non è necessario legiferare per evitare che gli stranieri che vivono in Svizzera da oltre dieci anni vengano espulsi solo perché dipendono dall’assistenza. È quanto pensa la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) che invita il plenum - 6 voti a 5 - a respingere un’iniziativa parlamentare di Samira Marti (PS/BL).

Per la CIP-S, contrariamente alla sua omologa del Consiglio nazionale, non è necessario intervenire poiché prima di revocare un permesso già ora “le autorità eseguono una verifica della proporzionalità, il che consente di tenere conto del fatto che la persona interessata non ha intenzionalmente causato la situazione che ha portato all’indigenza”.

Una minoranza della CIP-S pensa invece che sia opportuno precisare l’intenzione del legislatore quanto alle condizioni alle quali un permesso possa essere revocato, in particolare al fine di armonizzare la prassi delle varie autorità.

Giro di vite

Stando alla consigliera nazionale, dall’entrata in vigore della nuova legge sugli stranieri, la prassi in quest’ambito si è irrigidita. Gli stranieri vengono espulsi quando finiscono in assistenza, benché abbiano vissuto, lavorato e pagato le tasse nella Confederazione per decenni. Alcuni di loro sono addirittura nati in Svizzera o vi sono arrivati molto giovani.

Samira Marti crede che gli stranieri che ricorrono all’aiuto sociale dovrebbero poter essere protetti da un’espulsione dopo dieci anni di soggiorno. Attualmente, molti stranieri non chiedono il sostegno di cui hanno bisogno proprio per questo timore. La crisi pandemica ha inoltre peggiorato la situazione.

L’iniziativa vuole vietare quindi le espulsioni basate unicamente sull’assistenza sociale dopo dieci anni in Svizzera, a meno che la persona interessata non sia responsabile della sua situazione o non abbia fatto nulla per sfuggirvi.

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