Svizzera

Svizzera: clima più caldo e asciutto, con variazioni regionali

Gli scenari di una ricerca guidata da Meteo Svizzera dicono come cambierà il clima nei prossimi 30-70 anni in base ai provvedimenti di protezione adottati

Gli scenari riguardanti il Ticino “ci consentono di prepararci in modo ancora più mirato” (Keystone)
16 novembre 2021
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Entro la fine del secolo la Svizzera sarà confrontata con un clima più secco e caldo, con meno neve e un aumento delle forti piogge. È quanto emerge da una serie di scenari realizzati sotto l’egida del National Centre for Climate Services (Nccs) che descrivono come può cambiare il clima in tutto il Paese nei prossimi 30-70 anni, in funzione dei provvedimenti di protezione che verranno adottati. Lo annuncia Meteo Svizzera, che ha guidato la ricerca. Quelli riguardanti il Ticino “ci consentono di prepararci in modo ancora più mirato”, spiega Roland David, presidente della Commissione cantonale pericoli naturali, citato nel comunicato.

La banca dati online è interattiva, e permette di scegliere i dati e le rappresentazioni grafiche in funzione degli scenari di emissione, degli intervalli temporali e dei parametri a cui si è interessati. Tutti i dati e le rappresentazioni grafiche possono essere scaricati gratuitamente.

Caldo e asciutto in estate

A lungo termine in estate i quantitativi medi di precipitazione diminuiranno in tutti i cantoni. A cambiare non saranno solo i quantitativi medi, ma anche la frequenza dei giorni di pioggia. I periodi estivi asciutti diventeranno più lunghi.

Le temperature massime aumenteranno in modo molto più marcato di quelle medie. Le giornate estive più torride saranno di 2-5,5 gradi più calde di quelle attuali. Le estati canicolari come quelle da primato degli anni 2003 e 2018 potranno quindi diventare la norma.

Le ondate di caldo diventeranno più frequenti ed estreme. Lo stress da caldo interesserà soprattutto le regioni urbane alle basse quote. Ad esempio nei cantoni di Zurigo, Ginevra e in Ticino, se non saranno adottati provvedimenti per proteggere il clima, attorno al 2060 alle quote più basse si potranno avere da 3 a 4 volte più giorni tropicali di oggi.

Piogge più forti

In futuro gli eventi con forti precipitazioni saranno probabilmente molto più frequenti e anche la loro intensità aumenterà notevolmente rispetto a oggi. Questo in tutte le stagioni, ma soprattutto in inverno. Senza provvedimenti per tutelare il clima, entro il 2060 in inverno ad Aadorf (TG) il quantitativo della precipitazione giornaliera più elevata potrà in media essere superiore del 7%. In altre regioni l’aumento potrà essere anche superiore, come ad esempio a Lugano (9%).

Inverno: meno neve e più pioggia

Attorno al 2050 anche gli inverni saranno nettamente più caldi di oggi. Avremo più precipitazioni, ma a causa delle temperature più elevate esse cadranno piuttosto sotto forma di pioggia che di neve. Nei Grigioni, ad esempio, il numero di giorni con neve fresca diminuirà sensibilmente a tutte le quote.

Se non verranno presi provvedimenti per proteggere il clima, attorno al 2060 a quote tra 1’600 e 2’000 metri, i giorni con neve fresca diminuiranno di circa 20 unità. Con una protezione del clima tale riduzione sarà inferiore, in media 14 giorni in meno.

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