Svizzera

Berset propone il certificato Covid anche con sierologico

Le persone guarite potrebbero ottenere il certificato con un test che dimostri la presenza di anticorpi nel sangue. Sarebbe però valido solo in Svizzera

(Keystone)
20 ottobre 2021
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Il certificato Covid e la sua estensione potrebbero essere presto oggetto di revisione, in base alla situazione epidemiologica che nei giorni scorsi sembrava stabilizzarsi, pur mantenendosi “sfavorevole” secondo le ultime dichiarazioni della task-force federale. Secondo il Consigliere federale Alain Berset, citato dal Blick, “la situazione deve essere rivalutata” e l’argomento verrà trattato dal Consiglio federale nelle prossime riunioni.

Tuttavia, come riferisce il quotidiano d’oltralpe, l’esecutivo ha respinto la proposta di Berset di revoca del certificato obbligatorio, argomento su cui non dovrebbe esserci una decisione nella seduta di oggi. Questo anche in relazione al nuovo aumento dei casi di cui ha parlato ieri la task force federale, soprattutto nei cantoni con bassi tassi di vaccinazione, considerato l’imminente arrivo della stagione invernale.

Berset tuttavia vorrebbe fare un passo per venire incontro alle persone non vaccinate che però sono guarite dal Covid. In questo senso sono in campo due proposte: da una parte si parla di estendere a un anno la validità del certificato Covid per le persone infettate dal coronavirus che sono risultate positive a un test PCR, dall’altra di rilasciare il certificato Covid anche alle persone che, pur avendo contratto il virus, non sono state testate in tempo e dunque hanno come unica soluzione quella di farsi vaccinare con una singola dose. In quest’ultimo caso sarebbe possibile ottenere il certificato Covid tramite un test sierologico che riveli se la persona è stata infettata in precedenza e dunque ha gli anticorpi nel sangue: questa proposta, già in vigore ad esempio in Austria, sarà probabilmente sottoposta alla consultazione con i Cantoni.

Si pone però il problema dell’uniformità delle regole a livello europeo che permette il riconoscimento reciproco dei vari certificati (o green pass che dir si voglia) e che al momento non prevede il rilascio dei suddetti certificati tramite test sierologico: in questo caso, il certificato non sarebbe valido per viaggiare ma potrebbe essere comunque usato a livello nazionale, ad esempio per andare al ristorante o in tutti i luoghi e gli eventi che richiedono il certificato Covid.

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