Svizzera

Sempre più vicina la terza dose in Svizzera

Il processo di approvazione da parte di Swissmedic sarebbe ‘nelle fasi finali’. Attualmente si stanno studiando i dati forniti da Pfizer e Moderna

(Ti-Press)
18 ottobre 2021
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L’approvazione di una terza dose di vaccino in Svizzera sarebbe “nelle fasi finali”, secondo quanto riferisce il Blick citando fonti interne a Swissmedic, che è responsabile dell’approvazione. Inoltre, è necessaria una raccomandazione della Commissione federale per le questioni di vaccinazione (EKIF). Continuano infatti a crescere le richieste per la somministrazione della dose di richiamo, considerato soprattutto l’aumento dei decessi di persone anziane già vaccinate, 130 da inizio anno secondo i dati dell’Ufsp.

Il Blick cita un caso reso noto dalla “Sonntagszeitung", a cui il figlio della prima persona vaccinata a Kriens (LU), una 90enne poi deceduta a causa del Covid nove mesi dopo la vaccinazione ha dichiarato: Se mia madre avesse ricevuto una vaccinazione di richiamo, ora sarebbe ancora viva”.

Attualmente la Svizzera sta concedendo una dose supplementare di vaccino alle persone il cui sistema immunitario non è abbastanza forte da poter offrire una protezione sufficiente contro il virus. Altri Paesi, come Israele per primo, e poi Francia, Germania, Stati Uniti e la vicina Italia hanno già iniziato la vaccinazione di richiamo.

Dati allo studio

La domanda di approvazione della terza dose da parte di Moderna e Biontech/Pfizer è stata inoltrata a inizio settembre. L’autorizzazione non è ancora arrivata, come spiega Lukas Jaggi di Swissmedic al Blick, in quanto sono ancora sotto esame i dati presentati dalle case farmaceutiche, e che la decisione sarà presa rapidamente non appena la verifica darà esito positivo. Secondo Dan Staner, il capo di Moderna per l’Europa, l’approvazione dovrebbe arrivare fra ottobre e dicembre, e ci vorrà poi un po’ di tempo per l’arrivo sul mercato del vaccino di richiamo: intanto il Consiglio federale, come scrive il quotidiano d’oltralpe, si è assicurato la fornitura di sette milioni di dosi per ciascuno dei due vaccini mRna approvati.

La prospettiva è vista con sollievo da molti anziani, come riferisce anche al Blick Peter Burri Follath, direttore dei media di Pro Senectute: “Siamo fiduciosi che la terza vaccinazione sarà possibile in poche settimane". Burri Folath non contesta la Svizzera per il ritardo nell’approvazione della terza dose, in quanto il tempo finora impiegato è stato utile per chiarire la situazione dei dati, a differenza di altri Pasi come la Gran Bretagna che hanno seguito una procedura di approvazione accelerata per poi doversi adeguare alle nuove e successive scoperte in campo vaccinale. "La nostra guida è Swissmedic. Non appena approveranno la terza dose, la raccomanderemo. Dovrebbe accadere presto” conclude Pro Senectute

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