Svizzera

Per le casse malati costi amministrativi per oltre 1,5 miliardi

La cifra equivale al 4,9% dei premi incassati. La maggior parte delle spese è legata ai costi per il personale, la pubblicità e le provvigioni

(Keystone)
12 ottobre 2021
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I costi amministrativi degli assicuratori malattia svizzeri hanno superato l’anno scorso la soglia di 1,5 miliardi di franchi nella copertura di base, cioè che equivale al 4,9% dei premi incassati. Sussistono comunque significative differenze fra le casse, emerge da un’analisi pubblicata oggi dal servizio di confronti online Moneyland.

La maggior parte delle spese in questione riguardava i costi del personale, che nel 2020 sono ammontati a 1,1 miliardi di franchi. Altri importanti voci di spesa sono state la pubblicità (60 milioni) e le provvigioni (ulteriori 60 milioni) .

“Nonostante gli importi elevati i costi amministrativi sono relativamente bassi rispetto al totale degli oneri della salute", afferma Benjamin Manz, direttore di Moneyland, citato in un comunicato. "La ragione principale degli elevati premi di cassa malattia rimangono i costi sanitari”.

Le differenze fra i singoli assicuratori sono peraltro notevoli: il rapporto tra i costi amministrativi e i premi raccolti varia tra il 2,5% e il 9,6%. Considerando le grandi casse, i migliori risultati vengono registrati da Visana e CSS (entrambe 3,2%), seguono Mutuel Assurance (4,9%) e Helsana (5,0%), mentre Supra e Assura (6,7%) sono più lontane.

Moneyland sottolinea peraltro come gli oneri amministrativi nell’assicurazione complementare siano significativamente più alti che nel comparto di base: secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e dall’autorità di vigilanza Finma hanno sfiorato i 2 miliardi di franchi nel 2020. In questo segmento d’attività il rapporto con i premi raccolti raggiunge il 15%, di cui un terzo è attribuibile alle provvigioni.

A fine settembre l’UFSP ha annunciato una riduzione media dello 0,2% dei premi per l’assicurazione sanitaria obbligatoria per il 2022. Si tratta del primo calo dal 2008, dovuto alla riduzione delle riserve da parte degli assicuratori.

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