I giovani che vogliono essere vaccinati e hanno il consenso dei loro genitori riceveranno gli appuntamenti nei centri esistenti
La campagna vaccinale in una scuola di Coira, prevista per la prossima settimana, non si terrà nell’area dell’istituto scolastico, bensì in modo decentralizzato. La misura è stata decisa “per proteggere i giovani che vogliono essere vaccinati”, poiché sono state annunciate manifestazioni e minacce da parte di oppositori al vaccino.
Lo scorso giovedì era stato annunciato l’avvio di una campagna vaccinale per i più giovani: una squadra mobile si sarebbe dovuta recare già da lunedì in una scuola di Coira per vaccinare i volontari a partire dai 12 anni. Il canton Grigioni e la città di Coira, in seguito a minacce e all’annuncio di azioni di protesta, hanno però deciso di cambiare strategia: gli adolescenti che vogliono essere vaccinati e hanno il consenso dei loro genitori riceveranno i loro appuntamenti di vaccinazione nei centri di vaccinazione esistenti, indica un comunicato odierno della Città di Coira.
Gli adolescenti senza il consenso dei genitori non verranno invece vaccinati, anche se da un punto di vista legale gli scolari non hanno bisogno di una dichiarazione di consenso da parte dei loro genitori.
Dei circa 800 alunni di tutte e tre le scuole secondarie di Coira, più di 100 giovani si sono registrati, precisa il municipale Patrik Degiacomi, contattato dall’agenzia Keystone-Ats, aggiungendo che attualmente c’è stata una sola risposta negativa da parte dei genitori.
La misura di non utilizzare la squadra mobile è stata decisa “per proteggere gli adolescenti, il personale della scuola, il team di vaccinazione e anche il funzionamento della scuola da disordini e minacce da parte degli oppositori della vaccinazione”, scrive la Città di Coira.