Svizzera

Nel preventivo 2022 nuove spese per 1,6 miliardi

La somma aggiuntiva rispetto all’annuncio di metà agosto servirà in gran parte per sostenere i costi dei test in base agli annunci previsti per oggi

(Ti-Press)
24 settembre 2021
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Il preventivo 2022 della Confederazione comprenderà uscite di 1,6 miliardi superiori a quanto annunciato a metà agosto. Tale somma è necessaria per finanziare nuove misure per far fronte alla pandemia e sostenere la ripresa economica, indica oggi il Consiglio federale.

Il messaggio sul budget del prossimo anno a destinazione delle Camere federali è stato licenziato dall’esecutivo lo scorso 18 agosto. Da allora l’esecutivo ha preso ulteriori decisioni per affrontare la crisi pandemica, cosa che giustifica il cosiddetto “annuncio ulteriore” a complemento del preventivo 2022.

La maggior parte dei fondi supplementari servirà per sostenere i costi dei test (1,5 miliardi a titolo straordinario). Una decisione sul tema è attesa per oggi. Una settimana fa il consigliere federale Alain Berset aveva lasciato intendere che novità potrebbero esserci per le persone in attesa della seconda dose di vaccino.

Altri 46 milioni sono destinati all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), in particolare per il proseguimento dell’organizzazione di crisi e la sorveglianza delle varianti del virus. 17 milioni finiranno invece al “Recovery Plan” a sostegno del turismo svizzero. 6,1 milioni saranno infine impiegati come contributo alla promozione della salute e alla prevenzione.

L’unico annuncio ulteriore non legato alla pandemia di Covid-19 riguarda la cura e l’utilizzazione sostenibile della foresta, in attuazione di una mozione approvata dal Parlamento, per la quale il Governo chiede 25 milioni.

Considerando le ulteriori uscite pari a 1,6 miliardi di franchi, le spese totali della Confederazione per il 2022 ammontano a 79,6 miliardi di franchi. Di conseguenza aumenterà anche il deficit di finanziamento, che ammonterà a circa 950 milioni. Nel bilancio ordinario le direttive del freno all’indebitamento, che ammette un deficit a causa del sottoutilizzo della capacità produttiva, continueranno a essere rispettate, precisa il governo.

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