Il Consiglio federale vuole portare l’aliquota sui prodotti dedicati all’igiene mestruale al 2,2%. Si batte cassa anche agli shop online come Aliexpress e Wish
In futuro, anche le piattaforme estere che vendono online a nome di terzi dovranno pagare l’Iva, mentre le agenzie di viaggio estere ne saranno esentate se organizzano viaggi in Svizzera. Sono alcune delle novità presenti nel messaggio alle camere approvato oggi dal Consiglio federale, in cui si propone anche un’imposizione ridotta (dal 7,7% al 2,5%) per gli assorbenti.
Queste tre novità sono state inserite nel disegno volto a modificare la Legge sull’Iva che dovrà essere trattato dal parlamento e che rispondono a altrettanti desideri espressi dal legislatore, si legge in una nota governativa odierna.
Eccetto l’imposizione delle piattaforme, tutte le misure proposte hanno ripercussioni esigue sulle entrate, precisa l’esecutivo. La riforma produce maggiori entrate annue, stimate approssimativamente ad alcune decine di milioni di franchi. Questa stima non prende tuttavia in considerazione la diminuzione delle entrate, non quantificabili, risultanti dalla modifica concernente i sussidi. L’attuazione del progetto comporterà un fabbisogno di personale aggiuntivo per l’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) di otto posti a tempo pieno.
Per quanto attiene ai siti web che agiscono come fornitori di prestazioni per le forniture da essi facilitate, se non dovessero rispettare i loro obblighi fiscali, l’AFC potrà ordinare la distruzione degli invii delle imprese e delle piattaforme di vendita per corrispondenza svizzere ed estere. Il motivo di questa novità: parificare le piattaforme che operano dalla Svizzera a quelle estere che finora non erano assoggettate all’Iva.
Attualmente, le piattaforme on line come Aliexpress, Wish e JD sfuggono infatti all’Iva poiché dal punto di vista della legislazione fiscale essi non figurano come venditori diretti, bensì come intermediari.
Come ricordato, ai prodotti destinati all’igiene mestruale sarà applicata l’aliquota ridotta, precisa il governo. L’imposizione ridotta riguarderà, tra l’altro, assorbenti interni ed esterni, nonché proteggislip.
Con questa sua scelta, il Consiglio federale realizza una mozione presentata al Consiglio nazionale che si ispira a quanto sta accadendo nell’Unione europea. Lo scopo? Non penalizzare ingiustamente le donne. Il parlamento aveva stimato minori entrate dai 10 ai 15 milioni di franchi su un totale di 22 miliardi.
Il progetto governativo contempla anche l’esenzione dall’Iva per la partecipazione attiva a manifestazioni culturali, come avviene già per le tasse di iscrizione a manifestazioni sportive, e anche per le indennità versate dalle casse malattia a reti di medici per le prestazioni delle cure coordinate connesse a cure mediche.
Il progetto prevede inoltre che i fondi versati da una collettività pubblica, da essa designati come sussidi, siano considerati tali anche ai fini dell’Iva.
Per contrastare i fallimenti a catena, d’ora in poi l’AFC potrà esigere che gli organi incaricati della gestione degli affari prestino garanzie per le imposte, gli interessi e le spese dovute dalla loro impresa, se diverse imprese che hanno gestito precedentemente hanno dichiarato fallimento su un breve arco di tempo.
Inoltre, per le piccole e medie imprese il progetto prevede l’adesione volontaria al rendiconto annuale. L’AFC avrà anche la facoltà di esentare le imprese estere dall’obbligo di designare un rappresentante fiscale in Svizzera se l’adempimento degli obblighi procedurali è garantito in altro modo.
Infine, sarà introdotto un assoggettamento generale all’imposta sull’acquisto del trasferimento di diritti di emissione, certificati e attestati di riduzione delle emissioni, garanzie di origine dell’elettricità e di diritti, attestati e certificati analoghi.